2016

«Vi ammazzo»: segreti dell’Italia di Conte

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Curiosità e retroscena sul lavoro maniacale del ct azzurro

Dopo la vittoria convincente dell’Italia contro il Belgio al debutto agli Europei 2016 pullulano curiosità e retroscena. Si parte dal lavoro di Antonio Conte, perché la Nazionale è senza dubbio a immagine e somiglianza del suo commissario tecnico. Questione di psicologia, tattica e videotape. E’ maniacale Conte, che cura gli aspetti tattici, tecnici, psicologici e umani. Non esistono primedonne, esiste il collettivo. Eder e Darmian, ad esempio, sono stati spremuti mentalmente, De Rossi ha ritrovato spavalderia. Il rapporto, come riporta La Gazzetta dello Sport, è professionale: non vuole famiglie e amici, non gira per le stanze e insiste con colloqui in campo e sala video. Fa rivedere le sedute, le partite e conoscere le squadre rivali. Non dice cosa mangiare e quanto dormire, ma sono indicazioni che fornisce attraverso il suo staff.

BASTONE E CAROTA – Gli allenamenti meritano un capitolo a parte, perché sono l’ossessione di Conte: fa ripetere i movimenti anche cento volte, intervenendo anche sulla postura e il posizionamento del corpo. Urla «vi ammazzo tutti» e obbliga tutti alla massima tensione. E, infatti, dopo la partita ha strigliato la squadra: come evidenzia Tuttosport, si è fatto sentire perché non vuole distrazioni, cali di concentrazione e subire ripartenze. Soltanto José Mourinho e Diego Pablo Simeone hanno quel potere sui giocatori. C’è stata però, secondo il Corriere dello Sport, qualche concessione: negli spogliatoi frutta fresca e crostate, sul volo charter lasagna (ma pochi ne avrebbero approfittato) e affettati, poi ha concesso qualche ora di più di sonno alla squadra e lasciato il pomeriggio libero.

LA CURIOSITA’ – L’Italia in stile vecchia Romagna: in molti guardando Candreva, Eder, Giaccherini e Parolo hanno ricordato il Cesena del 2011. Che salto in 5 anni per i quattro giocatori!

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