2013

Verso la finale di Wembley: Bayern Monaco

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CHAMPIONS LEAGUE BAYERN MONACO – Secondo appuntamento con il nostro avvicinamento alle semifinali di Champions League. Dopo avervi presentato il Barcellona, oggi conosceremo meglio l’avversaria dei blaugrana: il Bayern Monaco

LA STORIA NELLA COMPETIZIONE – Sono quattro i trionfi del Bayern Monaco in questa competizione, di cui tre consecutivi nelle Coppe dei Campioni del 1974, 1975 e 1976. Erano i tempi della grande squadra composta da giocatori del calibro di Beckenbauer e Muller, gli anni d’oro in cui i bavaresi dominavano in lungo e in largo. Tuttavia il successo del 1974 fu tutt’altro che semplice: in finale il Bayern incontrò l’Atletico Madrid, ma non bastarono i 90 minuti regolamentari e i tempi supplementari, ma le due squadre furono costrette alla ripetizione della gara dopo l’1-1 firmato da Schwarzenbeck e Aragones. Due giorni dopo le due squadre tornarono in campo e questa volta il Bayern distrusse gli avversari con un perentorio 4-0 grazie alle doppiette di Hoenes e Muller. L’anno successivo fu il turno del Leeds: la finale si giocò a Parigi e i bavaresi allenati da Dettmar Cramer si imposero con il risultato di 2-0, siglato nel finale da Roth e Muller, mentre il terzo successo arrivò l’anno seguente ai danni del Saint Etienne, sconfitto per 1-0 dalla rete di Roth ad inizio ripresa. Da qual momento il Bayern Monaco visse un periodo di astinenza nella massima competizione europea per club, interrotta soltanto nel 2001: dopo un cammino trionfale, in cui eliminò Manchester United e Real Madrid, la squadra allenata da Ottmar Hitzfeld ebbe ragione del Valencia soltanto ai rigori dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e, grazie al rigore decisivo di Thomas Linke, conquistò la sua quarta Coppa dei Campioni. Da sottolineare anche i tanti secondi posti: il Bayern fu infatti sconfitto in finale nel 1982, 1987, 1999, 2010 e 2012.

IL CAMMINO – Sin dall’esordio, il Bayern Monaco è sembrata una delle favorite per il titolo di quest’anno, grazie alla solidità dimostrata già nella fase a gironi. Sorteggiati nel Gruppo F insieme a Valencia, Bate Borisov e Lille, i bavaresi hanno ottenuto quattro vittorie, un pareggio e una sola sconfitta, con 15 reti segnate e 7 subite. Qualificatosi al primo posto nel girone, il Bayer è stato sorteggiato agli ottavi di finale con l’Arsenal: dopo una gara d’andata agevole, terminata con la vittoria in Inghilterra per 3-1, la squadra di Heynckes si è leggermente rilassata nella partita di ritorno, in cui ha rischiato di subire la rimonta dei Gunners. Nei quarti di finale è stata invece la Juventus a cedere il passo ai bavaresi: il doppio 2-0 non ha lasciato nessuno scampo ai bianconeri, che hanno dovuto abbandonare la competizione. Il Bayern Monaco affronterà il Barcellona in semifinale.

L’ALLENATORE – Il tecnico del Bayern Monaco è Jupp Heynckes, allenatore tedesco classe 1945, destinato a lasciare il posto a Pep Guardiola a fine stagione. La carriera da calciatore di Heynches inizia nel Borussia Moenchengladbach, la squadra della sua città: veste questa maglia in due occasioni diverse, intervallate da 86 presenze e 25 reti con l’Hannover, mentre con il Galdbach colleziona in totale 308 presenze e 218 gol. La sua carriera da calciatore finisce nel 1978 e, due anni più tardi, comincia quella da allenatore proprio con il Moenchengladbach, dove rimarrà per 9 anni prima di inziare un lungo giro che lo porterà prima al Bayern Monaco, poi in Spagna e Portogallo, prima di tornare ancora in Germania e al Borussia Moenchengladbach. Dal 2011 è tornato sulla panchina del Bayern Monaco.

LA FORMAZIONE TIPO – In questa stagione il Bayern Monaco ha dimostrato grande duttilità tattica, ma il modulo preferito da Heynckes è il 4-2-3-1, per la possibilità di sfruttare le fasce grazie a Robben e Ribery. La diga di centrocampo è formata da Luiz Gustavo e da Schweinsteiger, che assicurano corsa e polmoni. In attacco, il tecnico tedesco ha la possibilità di scegliere uno tra Gomez e Mandzukic, con il croato autore di una grande stagione fin ora.
4-2-3-1: Neuer, Lahm, Boateng, Badstuber, Alaba, Luiz Gustavo, Schweinsteiger, Ribery, Kroos, Robben, Mandzukic.

I PUNTI DI FORZA –  Senza alcun dubbio il punto forte di questa squadra è la difesa: i bavaresi hanno subito soltanto 13 reti in 29 partite di campionato, soprattutto grazie alla presenza tra i pali di Manuel Neuer, uno dei migliori portieri in circolazione. I due incontristi offrono un buon filtro a centrocampo, bloccando sul nascere le azioni offensive, mentre al centro della difesa Badstuber assicura la giusta solidità. Da non trascurare anche il peso offensivo di questa squadra, capace di rifilare goleade a tante squadre in questa stagione. Heynckes è riuscito nell’intento di costruire una squadra ben assortita in tutti i reparti, con giocatori complementari e tutti con grande fisicità.

I PUNTI DEBOLI – L’unica pecca riscontrabile in questa squadra è sembrata psicologica piuttosto che tecnica. In questa stagione il Bayern Monaco ha dimostrato di andare in difficoltà soltanto nei momenti di calo della tensione, come accaduto nella gara di ritorno contro l’Arsenal, oppure nei momenti di eccessiva tensione, ad esempio le due finali di Champions League perse contro l’Inter e il Chelsea. Heynckes dovrà essere bravo a gestire questo aspetto e a trovare la giusta formula per far rendere al meglio i propri giocatori dal punto di vista mentale.

STATISTICHE –  Quella di quest’anno è la ventinovesima presenza del Bayern Monaco tra Coppa dei Campioni e Champions League e nove volte è arrivato in finale. La vittoria più ampia risale al 1983, con il 10-0 rifilato all’Anorthosis, mentre la sconfitta più pesante è quella subita dal Copenhagen per 6-2 nel 1991. Dal punto di vista individuale il record di presenze è di Oliver Kahn con 132, mentre il miglior marcatore è Gerd Muller, autore di 62 gol.

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