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Verso Brasile 2014, Colombia: “los cafeteros” vogliono riscrivere la propria storia

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L’obiettivo minimo dei sudamericani è andare oltre gli ottavi, miglior piazzamento di sempre ai Mondiali

MONDIALI 2014 SCHEDA COLOMBIA –  C’è tanta curiosità attorno alla Colombia che affronterà la vicina rassegna internazionale della Coppa del Mondo in Brasile. Secondo l’opinione di molti addetti ai lavori, la selezione sudamericana potrebbe indossare la veste di outsider del torneo. “Los cafeteros” non hanno una grande tradizione ai Mondiali, il miglior piazzamento è quello ottenuto ad “Italia 90” dove l’indimenticato Valderrama e i suoi compagni non riuscirono ad andare oltre gli ottavi. Questa volta, però, le premesse sono tutte dalla loro parte. I colombiani hanno a disposizione una rosa piena di talento e gioventù che ha chiuso uno straordinario girone di qualificazione solo dietro all’Argentina di Messi, dimostrando peraltro anche un’idea di gioco brillante e divertente. Non è un caso, infatti, se la selezione di Pekerman è salita sino alla 3^ posizione del Ranking mondiale FIFA. L’arma migliore è sicuramente la fase offensiva, impreziosita dalla fantasia di Quintero, dall’imprevedibilità di James Rodrìguez, dai dribbling di Cuadrado e dall’esplosività di Radamel Falcao, che desta però ancora preoccupazione perchè reduce da un grave infortunio e che potrebbe non essere inserito nei definitivi 23 giocatori che parteciperanno alla competizione.

L’ALLENATORE, JOSE’ PEKERMAN –  La panchina è affidata a José Néstor Pekerman, allenatore argentino esperto nel valorizzare i giovani. Il tecnico, infatti, vanta un Palmarès di tutto rispetto con la selezione “albiceleste” Under 20 con cui si è laureato 3 volte campione del mondo e ha vinto 2 volte il campionato sudamericano. Fuori dal settore giovanile, però, Pekerman non ha ottenuto molto. Nel 2006 guidò l’Argentina ai Mondiali, ma uscì contro i padroni di casa della Germania ai quarti e fu fortemente criticato in patria per aver escluso nomi celebri del calibro di Zanetti, Samuel, Demichelis, D’Alessandro e Veròn. L’esperienza sulla panchina dei “cafeteros”, però, finora è stata più che soddisfacente. L’allenatore valorizza al meglio i suoi interpreti e ha conferito alla sua squadra un gioco propositivo e in grado di mettere qualunque Nazionale in difficoltà.

LA STELLA, RADAMEL FALCAO –   «Nessuno è come Radamel, è senza dubbio il miglior numero nove al mondo». Parola di Diego Simeone, tecnico di Falcao ai tempi dell’Atlètico Madrid. E se lo dice uno come lui, appena laureatosi campione di Spagna e finalista dell’attuale edizione della Champions League con i “colchoneros”, bisogna crederci. L’attaccante del Monaco è la stella indiscussa della Nazionale colombiana, l’uomo che in ogni momento della gara, può risolverla. Purtroppo, però, i nostri occhi potrebbero non assistere alle sue giocate. Falcao, infatti, sta recuperando dall’operazione al legamento crociato del ginocchio sinistro e le ultime notizie dicono che potrebbe non farcela per i Mondiali. Anche senza di lui, la Colombia gode di centravanti di tutto rispetto come Jackson Martinez del Porto o Bacca del Siviglia, ma è innegabile che con “El Tigre” in campo le possibilità di arrivare fino in fondo aumenterebbero notevolmente.

LA GIOVANE PROMESSA, JUAN QUINTERO –  Juan Quintero incarna perfettamente tutta la fantasia, la spregiudicatezza e l’incosciente giovinezza della rosa colombiana. Centrocampista tuttofare, rende bene da mezz’ala, ma viene spesso schierato da Pekerman come trequartista per esaltare al massimo le sue qualità offensive e una capacità innata di servire i compagni. Noi italiani abbiamo avuto già modo di conoscere il 21enne che la scorsa stagione militava a Pescara e a distanza di un anno, ci chiediamo ancora come sia stato possibile che uno dei top club del nostro campionato non abbia deciso di investire sul talento del giocatore del Porto. La sua crescita è esponenziale e siamo sicuri che il Mondiale è l’occasione giusta per permettergli di fare il definitivo salto di qualità anche a livello internazionale.

 

 

 

L’UOMO MERCATO, JUAN CUADRADO –  Discorso simile per Juan Guillermo Cuadrado, ala che conosciamo bene per le sue esperienze con Udinese e Lecce, ma che ha fatto lievitare incredibilmente il suo valore grazie alle prestazioni di altissimo livello con la maglia della Fiorentina. Sulle sue tracce ci sono i migliori club d’Europa come Bayern Monaco, Barcellona, Arsenal e Juventus, tanto per citarne qualcuno. E’ probabile, però, che la società viola aspetti le gare del Mondiale perchè una vetrina internazionale come quella brasiliana potrebbe esaltare ancora di più l’asta per il talento colombiano. La selezione sudamericana punta moltissimo sulla sua velocità, sui suoi dribbling e sulla facilità con cui Cuadrado lascia sul posto i diretti avversari. Possiamo scommetere che la Coppa del Mondo sarà il palcoscenico ideale per la sua consacrazione nella Top 5 dei migliori esterni in attività.  

PALMARES E ULTIMO MONDIALE –  La bacheca della Nazionale andina non è molto ricca. L’unico trofeo presente è la Coppa America conquistata nell’edizione disputata in patria nel 2001, competizione più volte a rischio a causa dei problemi politici interni che stavano dilaniando il Paese. Come già detto in precedenza, nella Coppa del Mondo la Colombia ha sempre fatto fatica, qualificandosi solo 5 volte dal 1930 ad oggi e riuscendo a superare il primo turno solo in un’occasione. L’ultima partecipazione è quella del Mondiale francese nel 1998, dove anche in quel caso i colombiani non riuscirono a superare lo scoglio del girone.

DOVE ARRIVERA’ –  Non è facile pronosticare il cammino della Nazione sudamericana proprio per la sua caratteristica di mina vagante dell’intero torneo. Oltre alle condizioni di Falcao, un altro punto a sfavore dei “cafeteros” potrebbe essere la mancanza di esperienza. Dei 30 preconvocati di Pekerman, infatti, solo il portiere veterano Mondragòn(43 anni), che se dovesse essere schierato batterebbe il record del camerunense Milla come giocatore più anziano ad essere mai sceso in campo nella Coppa del Mondo, ha partecipato ad una competizione di questo genere. A dispetto di un reparto offensivo di grandissima qualità, inoltre, la difesa, guidatà dall’atalantino Yepes che è il capitano e dal milanista Zapata, con Zuniga non al top e Armero sulle corsie, non sembra irresistibile. Gli accoppiamenti, però, non sono stati neanche così severi con la Colombia, inserita nel Gruppo C con Giappone, Costa d’Avorio e Grecia. La sensazione è che pur essendo un girone equilibrato, i sudamericani si giocheranno il primo posto con Drogba e compagni. Gli ottavi di finale permetterebbero già di eguagliare il record assoluto ai Mondiali, ma sognare non costa nulla e siamo sicuri che raggiunto l’obiettivo minimo, i “cafeteros” vorranno andare oltre per riscrivere la propria storia a partire da questa Coppa del Mondo.