Hanno Detto
Verratti: «Euro 2020 meritato. Con Messi e Donnarumma tutto per vincere»
Marco Verratti si racconta: tra PSG, Europeo e il sogno Champions, ecco le dichiarazioni del centrocampista
Marco Verratti si racconta in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
VITTORIA EURO 2020 – «Anche se non lo dicevamo mai pubblicamente, sapevamo di essere una squadra con le palle. Anche nella difficoltà, che giocassi io o Locatelli, Chiesa o Berardi, sentivamo di poter fare la differenza, uniti con solidarietà. E quando si vive una situazione così, anche la fortuna inevitabilmente viene dalla tua parte: un fatto importante soprattutto nelle partite difficili. Con la Spagna forse non meritavamo di vincere. Loro hanno fatto una grande gara, ma noi non abbiamo mollato mai, continuando a giocare come sappiamo. Insomma, l’Italia è stata una squadra completa. Il titolo ce lo siamo meritati».
MONDIALI QATAR – «Come dice c.t. Mancini nessuno vieta di crederci. E’ un obiettivo, ma bisogna continuare con questa mentalità, dando il 100%
se vai in campo o resti in panchina. Tatticamente giochiamo come un grande club: un bel vantaggio sulla concorrenza».
DONNARUMMA – «Gli ho parlato bene del Psg che ha grandi obiettivi. Gigio è giovane ma ambizioso. Gli ho spiegato che c’è tutto per vincere. Se
il posto se lo deve sudare? Abbiamo due dei migliori portieri al mondo. Navas non lo conoscevo, ma è un fenomeno, ci ha salvato in tante partite, è importante per la squadra. Lo stesso vale per Donnarumma. Per Pochettino magari è difficile decidere, ma alla fine ci sarà spazio per entrambi».
MESSI – «Averlo qui è incredibile. Non ci ho creduto fin quando non l’ho visto. Ci conoscevamo già. Magari non parla molto, ma ha grande personalità e in campo lo senti. E’ un leader, un campione amato anche da chi non tifa Barça o Psg. Per me, è il migliore della storia, tecnico, altruista. Non penso avrà difficoltà per avere il posto da titolare…» (sorride).
MESSI E IL PARAGONE CON XAVI E INIESTA – «Fa piacere, so che mi apprezza. Ora va trovato il miglior equilibrio per mettere nelle migliori condizioni possibili i tre fenomeni davanti».
MBAPPE‘ – «Siamo molto amici anche fuori dal campo. Ci siamo parlati, ma resta tra di noi. Il mio caso era diverso. Volevo cambiare perché non capivo certe cose. Parlai con il club e decisi di restare senza che nessuno mi costringesse, come a volte si dice in giro. Ma nel calcio, ogni situazione è differente. Però voglio giocare con i migliori, quindi spero resti»
PSG FAVORITO IN CHAMPIONS – «Siamo una squadra completa, ma dobbiamo crederci, perché nessuno ti regala nulla. Facciamo parte delle 3-4 favorite, con City e Bayern. Questo club ci dà tutto per vincere. La campagna acquisti è stata incredibile. Non solo per Messi. Hakimi è fortissimo, come Donnarumma. Ci sono campioni di grande esperienza come Wijnaldum e Sergio Ramos. Non possiamo lasciarci sfuggire un’opportunità così. Non capita spesso di giocare in una squadra così forte».
GIRONI CHAMPIONS ITALIANE – «Abbordabile per la Juve, penso vada agli ottavi contendendo il primo posto al Chelsea, squadra giovane che gioca con molta energia e intensità. La vedo dura per il Milan, in un girone pieno di storia con Liverpool, Atletico, e lo stesso Porto. Seguo sempre con piacere l’Atalanta, al top e cresciuta un po’ per volta, senza spendere tanto, puntando sui giovani, con programmazione, e un allenatore come Gasp che trasmette un’identità forte, che sia con il City o qualsiasi altra. Per l’Inter, anche senza Conte sarà una bella rivincita con il Real Madrid. Inzaghi non lo conosco di persona, ma mi è sempre piaciuto come tecnico».
LOTTA SCUDETTO – «La Juventus, vista la “rosa” che ha, è un gradino sopra. Si gioca il titolo con l’Inter. E poi, un gradino sotto, sarà battaglia Champions tra Milan, Napoli, la Roma: mi fa piacere rivedere Mourinho in Serie A, e anche Sarri alla Lazio».
JUVE – «Locatelli è stata una bella scoperta. E la Juve ha preso un grande centrocampista, fisico, che va in gol: fa bene le due fasi. Ma sarà la stagione di Dybala se sta bene fa la differenza».
PALLONE D’ORO – «Donnarumma è giovane, ma gli auguro di cuore di vincerlo un giorno. Tra Jorginho e Messi va chiarito il tipo di scelta. Se lo diamo a chi ha vinto tutto in Europa, Jorginho. Se lo diamo al più forte di tutti, che a ogni partita fa divertire milioni di tifosi, me incluso, allora Messi lo vince finché gioca».