L’allenatore del Verona: «Non guardiamo la classifica»

Luigi Delneri affronterà la Juventus con il suo Verona e per lui sarà una sfida amarcord visto che in bianconero avrebbe potuto cambiare la sua carriera ma non sfruttò l’occasione e fu un grande flop. Quell’anno la Juventus arrivò persino a essere seconda ma, ricorda Delneri, la partita al rientro dalla sosta con il Parma persa 1-4 cambiò tutto e si infortunarono sia Bonucci che Quagliarella oltre a Iaquinta. Delneri lasciò la Sampdoria per andare alla Juve: «Col senno di poi non lo rifarei ma era impossibile rifiutare i bianconeri, non ho rimpianti».

SIGNORA – Delneri si sente di non aver fallito in casa Juventus, racconta di aver ancora ottimi rapporti sia con Marotta e Paratici sia con Agnelli: «Me ne andai con amarezza ma il tempo ha riassestato i ricordi, è stato un onore allenare la Juventus». Delneri poi non si sente di aver preparato il terreno per Conte e parla anche di Krasic e Martinez, oggi considerati bidoni di mercato. E a proposito del Verona, ecco cosa serve per fermare la Juve: «Voglio aggressività e temperamento, ma faremo quello che ci permetteranno di fare. Saranno loro a lasciarci qualcosa e noi saremo bravi a raccoglierlo. Se staremo in difesa sarà perché costretti, non voglio un Verona remissivo».

SALVI – Per quanto riguarda la formazione titolare del Verona allo Juventus Stadium, Delneri potrebbe mettere Toni e Pazzini dal primo minuto ma a La Gazzetta dello Sport ha fatto intendere di pensare a un inserimento di Juanito Gomez, rientrato in gruppo: «Toni e Pazzini sono una coppia da 40 gol, mi basta ne segnino la metà. Due così fanno spogliatoio, danno coraggio ai compagni». Delneri sa che non è impossibile salvarsi e sulle chance del suo Verona di rimanere in Serie A conclude: «Non guardiamo la classifica, se analizziamo i valori tecnici e caratteriali del gruppo, io dico che ci salviamo al cento per cento».