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Verona, Harroui: «Vi dico le mie AVVERSARIE per la salvezza. Arrivo qui da LEADER, vi spiego»
Abdou Harroui è un nuovo giocatore del Verona. Ecco le sue primissime parole da centrocampista degli scaligeri
Abdou Harroui, centrocampista del Verona, si è presentato in conferenza stampa da nuovo acquisto dei gialloblu. Ecco le risposte dell’ex Sassuolo e Frosinone.
DA AVVERSARIO – «La scorsa stagione ho giocato solo una volta contro il Verona perché in una delle due partite ero infortunato. Ricordo che era stata una partita difficile, nel primo tempo non avevamo toccato palla, mentre nel secondo era andata meglio e avevamo anche pareggiato. L’anno scorso il Verona ha fatto un girone di ritorno importante, si vede che è una squadra di grande carattere, e non per caso si è salvato»
RETROCESSIONE – «Andare in Serie B con il Frosinone è stato difficile, brutto. È successo tutto negli ultimi tre minuti del campionato, quando l’Empoli ha segnato contro la Roma. Per me era la prima volta, è stata dura, ci ho pensato anche durante le vacanze. Le persone che lavorano lì, in società, è stato brutto per loro e per i tifosi. Noi giochiamo per loro e non è mai facile retrocedere. Ora però sono con il Verona e penso al presente»
SALVEZZA – «Penso che ogni anno sia diverso. L’anno scorso il Cagliari nel girone d’andata sembrava già fuori dai giochi, ma in Serie A devi sempre lottare. Noi non dobbiamo pensare agli altri, ma solo a giocare ogni settimana per fare risultato»
RUOLO – «Sono un giocatore che può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, come trequartista, come play. Dipenderà dal mister, da quello che lui vuole. Penso di poter aiutare i compagni anche a sviluppare il gioco partendo da dietro, ma posso fare anche gol come ho fatto l’anno scorso. Dove giocherò dipenderà dal mister»
TRASFERIMENTO – «È vero. La società e il Direttore hanno provato a portarmi qui già in passato, in prestito quando ero a Sassuolo, dove non giocavo tanto e io volevo giocare, ma non è stato possibile. La vita però è così, un cerchio, ci sono comunque arrivato dopo»
MENTALITÀ – «Qui al 100%. La mentalità è quella per cui devi pedalare, testa bassa e pedalare. Dobbiamo essere onesti in spogliatoio tra di noi e restare uniti. Si parte da qui per poi andare avanti».
LEADER – «Quattro o cinque anni fa avrei risposto di no. Ora con l’esperienza che ho accumulato negli ultimi anni penso di esserlo diventato, almeno in campo. Provo sempre a aiutare i giovani anche in allenamento, quando hanno bisogno, penso che così si cresca, sia come persona che come squadra»
DOVE MIGLIORARE – «Sono un giocatore creativo in fase offensiva come centrocampista, posso creare qualcosa dal nulla in campo. Penso di poter aiutare anche la squadra nello sviluppo del gioco da dietro, fare un bel calcio da vedere per i tifosi. Ogni giocatore poi si può migliorare. Dal punto di vista tattico posso crescere ancora tanto, ma anche dal punto di vista della leadership»