2018
Lopez svela la tattica, ma non si smuove: «I disperati non siamo noi»
Il Cagliari si gioca tanto, se non tutto, col Verona. In conferenza stampa il tecnico dei sardi Diego Lopez non nasconde l’importanza del match, però smorza: «Perché abbiamo ancora un certo vantaggio»
La consapevolezza è importante e nessuno è più consapevole di Diego Lopez rispetto a quello che può rappresentare per il Cagliari la partita di domani contro il Verona. Un crocevia stagionale fondamentale o forse anche qualcosina in più: i sardi, reduci dalla sconfitta con il Genoa e quattro punti appena rimediati nelle ultime cinque giornate di campionato, sfidano la penultima della classe, ormai quasi condannata alla cadetteria a meno che… A meno che, appunto, la banda di Fabio Pecchia non riesca ad abbattere i rossoblu accorciando così la forbice di distanza (di sette punti al momento). «Io nel guardare le partite sono sempre positivo – ammette Lopez in conferenza – . Sapevamo in fondo che questa sarebbe stata una partita importante già da quando uscì il calendario». Ragionamento che però non aggira il problema: «Spesso giocare bene nel calcio non è abbastanza per vincere, ci sono pure altre componenti: a Verona servirà una gara tosta».
Ma non è detto che basti… «Il concetto è che vogliamo fare la nostra gara, non è importante se buttandoci avanti o indietro: sia noi che il Verona ci giocheremo tanto e sappiamo a cosa andremo incontro – aggiunge il tecnico uruguaiano – . Per salvarsi ogni punto è importante: col Genoa potevamo vincere, ma sarebbe bastato pure il pareggio». Con gli scaligeri uno scontro diretto vero e proprio insomma a cui il Cagliari arriva con un passivo importante rispetto alla passata stagione (leggi anche: CAGLIARI: IL CONFRONTO IMPIETOSO). «Negli scontri bisogna essere intelligenti, non far vincere l’avversaria significa fermare la sua corsa, poi domani c’è pure la partita tra Bologna e Crotone e alla fine abbiamo ancora un certo vantaggio sulle altre: non siamo di certo noi quelli disperati – analizza Lopez – . A Verona faremo come contro il Benevento: rubando il pallone e giocandolo in avanti». Per il resto nessuna sostanziale novità di formazione: in difesa scelte obbligate, mentre i tre nomi degli undici titolari svelati in anticipo come consuetudine dall’allenatore sono: Simone Padoin, Marco Sau e Filippo Romagna…