2018
Verdi-Napoli, i dettagli del piano per portarlo in azzurro
Virata del Napoli: è Simone Verdi l’indiziato principale a vestire la maglia azzurra. Il piano di De Laurentiis e Giuntoli per consegnarlo sin da subito a Sarri
Il Napoli ha scelto: è Simone Verdi il tassello ideale per rinforzare l’organico di Maurizio Sarri e lanciare la volata scudetto. L’obiettivo è quello di avvicinarsi strutturalmente all’antagonista Juventus, più attrezzata in termini di profondità di rosa. Il pacchetto da adeguare è quello offensivo: tre titolari – i soliti Callejon, Mertens ed Insigne – e poi il vuoto, dovuto anche al grave infortunio occorso ad Arkadiusz Milik. Con il centravanti polacco sulla via del recupero (potrebbe essere in gruppo già il 15 gennaio) e l’approdo di un esterno versatile che possa agire su entrambi i lati del tridente ed all’occorrenza da riferimento centrale, il Napoli si ritroverebbe con un attacco sufficientemente ricco di alternative e soluzioni tattiche.
Il piano del Napoli per prendere Verdi
Si passa da Amato Ciciretti: il club di Aurelio De Laurentiis ha già avvisato il Benevento della trattativa con l’entourage del calciatore, il cui contratto è in scadenza al prossimo 30 giugno. Per regolamento, Ciciretti può pre-accordarsi con il suo club futuro dal primo gennaio, per poi apporre le firme sul contratto dal primo febbraio. In soldoni: non conviene a nessuno fare scudo. Il Napoli vuole anticipare l’operazione Ciciretti già a gennaio per poi girarlo al Bologna come contropartita tecnica nell’affare Verdi: l’obiettivo è quello di ridurre contestualmente la parte cash dell’affare, inserendo un calciatore valido che possa sostituire anche per caratteristiche una partenza pesante come quella di Simone Verdi. Al Benevento potrebbe essere riconosciuta una cifra che vada a compensare l’anticipo dell’operazione: l’alternativa è quella di perdere a parametro zero il calciatore tra pochi mesi, data la volontà di non rinnovare il legame contrattuale in essere. Situazione senz’altro meno conveniente. Si discute – in alternativa – dell’ipotesi del prestito di un calciatore in esubero: al momento appare più probabile il riconoscimento di una cifra compensativa.
Simone Verdi nel Napoli di Sarri
Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, il Napoli in queste ore starebbe lavorando per convincere il calciatore sulla destinazione e sul progetto: pressioni attuate per fugare i dubbi che Verdi nutre in merito al potenziale minutaggio riservatogli da Sarri. Sul tavolo della trattativa anche il rapporto tra allenatore e calciatore: i due si conoscono dai tempi di Empoli, due stagioni (2013-14 e 2014-15, la prima di Serie B e la seconda di A dopo la promozione) in cui Sarri ha impiegato Verdi da trequartista nel suo 4-3-1-2 base, prima dello switch al 4-3-3 della pagina Napoli per valorizzare al meglio i calciatori a disposizione. Altro che integralista. L’evoluzione partenopea rispecchia in pieno i passi compiuti dal calciatore, a sua volta adeguatosi al più moderno e funzionale 4-3-3: a Bologna oggi gioca da esterno e lo fa con eccellente valore, calcia con estrema agevolezza con i due piedi (6 reti e 5 assist il suo bottino stagionale, ottima anche la proiezione totale dunque), fattore che gli permette di districarsi alla perfezione su entrambe le corsie offensive. Ragion per cui il suo attuale allenatore Roberto Donadoni lo usa a suo piacimento – secondo le contingenze della partita – a destra come a sinistra. Classe 1992 e dunque nel pieno della sua evoluzione, calcistica e caratteriale, ha come valore aggiunto quello delle punizioni: nella sfida con il Crotone ne ha segnate due e con i due piedi differenti. Non si era mai visto prima. Valutazione complessiva superiore ai venticinque milioni di euro: il Napoli lavora sull’asse Ciciretti proprio per abbassare questo importo cash.
Manovre Napoli: out Giaccherini
Il Napoli ha sorpassato la concorrenza per Verdi anche perché il calciatore è ben conosciuto da Sarri: verrebbe meno dunque l’annosa questione dell’ambientamento nel modello calcistico sarriano, fattore che ha ostacolato il pieno inserimento di alcune pedine. Tra cui ad esempio Emanuele Giaccherini, da due anni corpo spurio nel Napoli di Sarri ed in attesa di una sistemazione che possa garantirli tutt’altro impiego. Non appena il Napoli innesterà un esterno offensivo di comprovato valore, procederà all’uscita di Giaccherini: diversi club sono interessati al suo profilo, il Chievo – in nome dei rapporti caldi sulla pista Inglese – ha già manifestato la volontà di acquisirlo. Poi ci sono le alternative a Verdi, qualora la trattativa non dovesse avere buon esito (lo ricordiamo, il Napoli ha puntato con forza sul calciatore rossoblu ed ha tutta l’intenzione di chiudere, nonostante le recenti smentite sul fronte Bologna): la pista Berardi su tutte, con accordi già sostanzialmente raggiunti a settembre, poi le nuove soluzioni che portano ai nomi di Deulofeu e Politano. Il Napoli è a lavoro per completare strutturalmente il suo organico e farsi trovare pronto nella gestione del doppio impegno campionato–Europa League: mai nascosta priorità al fronte interno, con il sogno scudetto all’orizzonte, con l’obiettivo però di attrezzarsi per competere su entrambi i lati qualora si dovesse prospettare l’ipotesi di fare strada in Europa.
https://www.youtube.com/watch?v=l3Hivd47urw