2018

Verdi e il Napoli: «Città fantastica. Rifiuto? Donadoni mi diede dello stupido»

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Simone Verdi, nuovo numero 9 del Napoli, ha parlato del suo approdo nel club azzurro e anche del rifiuto di gennaio

Simone Verdi è giunto a Napoli con 6 mesi di ritardo. Il club azzurro provò a prenderlo a gennaio ma lui rifiutò. Il Napoli non ha serbato rancore e a giugno ha chiuso l’affare col Bologna e col giocatore che stavolta ha detto di sì. Simone ha parlato al Corriere della Sera della sua nuova esperienza: «Mi dicono che Napoli sia una città meravigliosa e da fuori non si ha questa percezione, sono rimasto sorpreso. Il rifiuto a gennaio? Solo io e Sarri sappiamo cosa ci siamo detti in quella telefonata. Donadoni mi disse che ero uno stupido a rifiutare. Se aspettavo l’Inter? Ora sono qui. Con Giuntoli sono sempre rimasto in contatto e la telefonata di Ancelotti è stata sorprendente, non la dimenticherò, a partire dallo squillo e al suo: ciao, sono Carlo Ancelotti. I fischi dei tifosi? In quel momento erano giusti».

Simone Verdi ha parlato del suo ambientamento in campo e delle differenze tra Ancelotti e Sarri: «Ancelotti è una specie di icona per me che sono cresciuto nelle giovanili del Milan Lui ha un approccio diverso rispetto a mister Sarri. In campo entrambi insegnano calcio ma Ancelotti ha una mentalità più aperta, più espansiva. E’ semplice, simpatico autorevole ma anche umile. Non è l’allenatore che dice si fa come dico io, sa però bene come farci muovere in campo. Cristiano Ronaldo? Il suo arrivo sposta gli equilibri ma non si vince mai da soli».

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