2017

Verdi lancia il Bologna: «La squadra viene prima di tutto»

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Dopo una stagione altalenante, ma con spunti brillanti, Simone Verdi vuole trascinare il Bologna: «Sono consapevole delle mie qualità»

Il Bologna ha vissuto un’estate difficile, ma per uscirne, è giusto ripartire dai propri giocatori di valore. Come Simone Verdi per esempio: «L’obiettivo? Mantenere la categoria e fare meglio dell’anno scorso. L’anno scorso non è stato negativo, ma potevamo certamente fare qualcosa in più. Quest’anno siamo più competitivi perché abbiamo un anno in più d’esperienza: il mio amico Di Francesco stupirà e abbiamo gente d’esperienza come Poli, De Maio e soprattutto Palacio, un grande professionista e un esempio per noi».

CAMBIAMENTI – Ha stupito il ritorno al 4-3-3 dopo aver provato il 4-2-3-1 per tutta l’estate: «Il 4-3-3 ci dà più equilibrio, tutto lì». Magari Verdi sogna di migliorarsi dopo i 6 gol dell’anno scorso: «A me interessa che il Bologna faccia bene; se vado in doppia cifra, anche meglio. I 4 punti nelle prime due gare? Con il Toro abbiamo un po’ sofferto, mentre a Benevento i ritmi erano più bassi e c’era un caldo infernale. Meno male che ha segnato Donsah». Ai microfoni de “Il Corriere dello Sport”, Verdi confessa di avere qualcosa in più rispetto alla passata stagione: «Ho una maggiore consapevolezza delle mie qualità. L’anno scorso ho giocato un buon campionato, ma ora viene il difficile: tutti si aspettano da me e dai miei compagni qualcosa in più».

FIDUCIA – Ci sono anche elogi per Roberto Donadoni: «Ti fa sentire uomo e ti dà tanta libertà: lui imposta il rapporto su serietà e fiducia». Domenica c’è il Napoli: «Per noi è un test importante: ci dirà quanto siamo cresciuti. Il 7-1 dell’anno scorso? Bruciò parecchio, ma non ci sono tante squadre che perdono con quello scarto. Fece più male perdere con il Milan con il doppio uomo di vantaggio… il Napoli di Sarri? Gioca il miglior calcio della A. Con lui sono stato due anni ed è un maestro. Non ci sentiamo più, ma c’è grande stima da parte mia». Un’ultima parola di conforto arriva anche per Destro, altalenante a Bologna: «Lui sa di esser importante per noi: anche se non ha segnato, è partito bene. Mattia ha il gol nel sangue: qualitativamente è il miglior giocatore del Bologna».

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