2017

Verdi, l’ambidestro che fa sognare Bologna

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Simone Verdi protagonista contro l’Inter grazie alla capacità di calciare con entrambi i piedi: non è una novità, ma…

Simone Verdi è il mancino più destro d’Italia. O il destro più mancino d’Italia, fa lo stesso. Due sere fa si stava mettendo in tasca l’Inter: ha rischiato di segnare due volte, poi ha trovato l’angolo. Più della sostanza, però, per una volta conta la forma. I primi due tiri erano di destro, il terzo di sinistro, perché Verdi calcia con due piedi come pochi in Europa. Papà racconta che è sempre andata così, da quando passava ore a tirare una pallina contro il divano, e i numeri aiutano a capire. Verdi tre stagioni fa ha calciato 18 volte col destro e 16 col sinistro, nel 2015­-16 ha chiuso 6-­6 e da 13 mesi sembra aver sviluppato un vago mancinismo: 34 tiri col sinistro, solo 19 con il destro. Nei gol, però, ribaltone: 4-­3 per il destro.

LA FAMIGLIA – Sì, ma Verdi è più destro o mancino? Entri il primo testimone che ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”: papà Roberto. «C’è stato un momento in cui ho pensato fosse mancino, invece è ambidestro per natura. Simone scrive con la destra, calcia i rigori col destro, ma per il resto è 50­-50. E dire che in famiglia non ci sono casi simili». Secondo testimone: il fratello Mattia. «Io ho due anni più di lui e da piccoli giocavamo uno contro uno. Mi andava via di qui e di là, non capivi mai come avrebbe usato quel doppio passo che per me resta il suo punto forte». C’è un’azione del 2016 in cui il concetto si chiarisce. Verdi sta giocando contro l’Udinese, entra in area e manda Danilo due volte per aria. Una volta fa finta di andare a sinistra e devia a destra, un secondo dopo fa l’opposto. Poi, finalmente libero, fa un buco nella porta (e Dzemaili, come uno spettatore qualsiasi, si mette le mani nei capelli).

L’ALLENATORE E LA SCIENZA – Il terzo testimone sarebbe lo stesso Simone, che al Bologna calcia angoli e punizioni sia da destra sia da sinistra. Luca Gotti, vice di Donadoni, dice che Verdi si sente destro ma insomma, non sembra convinto nemmeno lui: «Guardavo le partite del Carpi con lo staff e tutti ci chiedevamo: “Ma è destro o sinistro?”. Siamo andati a vedere anche le partite all’Eibar e ho capito: per lui non fa differenza. Mai avuto un calciatore così. Conduzione palla, calcio lungo, calcio corto, dribbling: fa tutto con due piedi. E avete visto come tira le punizioni? Il punto è che Simone non ha solo la botta forte, fa anche girare la palla con i due piedi». Per una spiegazione scientifica, Paolo Cavallari, professore di Fisiologia all’Università di Milano: «I destri hanno di solito il sinistro come emisfero cerebrale dominante, mentre per i mancini è il contrario. Verdi probabilmente ha iniziato a usare entrambi e l’esercizio ha fatto di lui un calciatore particolare: tecnicamente, si può dire che le sue vie di controllo motorio sono state allenate. Ha due emisferi con prestazioni molto simili. Sarebbe interessante studiarlo».

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