2018

Ventura si confessa: «Per amore della Nazionale ho rifiutato offerte importanti»

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Giampiero Ventura, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, è tornato a parlare della disfatta contro la Svezia

L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, Giampiero Ventura, è tornato a parlare della sua avventura sulla panchina dell’Italia. Il tecnico, intervistato durante il programma Pressing, in onda su Canale 5, dopo aver commentato l’andamento del campionato, ha spiegato: «Alla partita contro la Svezia ci ripenso, ma soprattutto al pre-partita a tutto quello che è successo prima della sfida. Siamo arrivati alla partita con la Spagna dopo 8 vittorie e 2 pareggi con Spagna e Germania, con molti giocatori che avevano esordito e con gli stage dove molti giovani si sono avvicinati alla Nazionale. Tutto questo prima della partita contro gli iberici, quando io ero l’allenatore della Nazionale, poi abbiamo perso e siamo andati ai playoff, scenario molto prevedibile, ma la cosa quando è successa non è stata accettata. Nella doppia sfida con la Svezia non abbiamo subito neanche un tiro in porta, sbagliando gol a porta vuota e preso pali a portiere battuto, ma nel calcio ci sta non ottenere il risultato, il problema è come ci siamo arrivati: non c’erano i presupposti per una vittoria».

Ventura ha poi proseguito parlando dell’esonero e delle critiche ricevute dopo l’eliminazione: «Dopo la Svezia ho sentito alcuni giocatori come Buffon. Per me è stata una ferita umana perché quello che è successo dopo è stato grave. Sono state dette molte di falsità, ad esempio che io sia scappato dal ritiro e altre cose terrificanti. Non ho deciso di querelare perché in quel momento non avrebbe avuto alcun senso. Ho sofferto molto nei mesi successivi, anche perché ho accettato la proposta di allenare Nazionale per amore della maglia azzurra, rifiutando altre offerte importantissime di società di prima fascia. Non rifarei assolutamente questa scelta, non la rifarei da italiano e da chi ha sofferto per la Nazionale. Ho visto Mancini e gli ho fatto un grande in bocca al lupo, ne ha davvero bisogno. Il tempo adesso sta spiegando che è un sistema difficile».

Infine l’ex allenatore ha parlato del suo futuro: «Mi auguro che la mia carriera non sia finita. Non posso pensare che due sconfitte cancellino 35 anni della mia vita e della mia carriera. Ho grande voglia di tornare in campo, ho ricevuto delle proposte e adesso vedremo».

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