2017
Ventura, l’Italia e quel precedente nel derby dello Stretto
Quel derby Reggina-Messina, la sconfitta pesante e la retrocessione di cui non si sapeva nulla: Gian Piero Ventura e l’aneddoto siciliano
Gian Piero Ventura non è più l’allenatore della nazionale italiana. Una conseguenza naturale della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, ma una mossa che non risolverà i problemi che attanagliano il panorama del calcio italiano. Un altro tipo d’addio – le dimissioni di Damiano Tommasi da presidente dell’AIC – dimostrano che il sistema ci metterà parecchio tempo ad accorgersi di quanto fatto, in un moto d’orgoglio che sembra quasi gattopardesco: “Tutto cambia perché nulla cambi”. Tuttavia, se il ct è l’unico a pagare lo scotto dell’eliminazione, va anche un ricordato un episodio curioso sul suo conto.
UN DECENNIO FA – Siamo quasi all’estate 2006. Calciopoli ha da venire, così come il Mondiale vincente di quell’anno. Il po-po-po si è diffuso da poco nella Capitale e il tandem Milan-Juve si sta giocando lo scudetto. Intanto, dietro, è il Messina che rischia la retrocessione e di fatto la subisce dopo il pesante 3-0 subito nel derby dello Stretto a Reggio Calabria: è il 30 aprile 2006. Un risultato pesante già nell’eterna disputa tra siciliani e calabresi, ma che al tempo stesso significa B per la società peloritana (poi Calciopoli concederà un’altra stagione in A ai giallorossi).
DICHIARAZIONI LETALI – In tutto questo, l’allenatore del Messina è Gian Piero Ventura. Gli anni 2000 sono stati in chiaro-scuro per il tecnico: la mancata promozione con la Sampdoria, il periodo interlocutorio con l’Udinese, la bella avventura a Cagliari, l’esonero rapido a Napoli. Poi l’approdo a Mesina, per salvare una situazione difficile dopo l’esonero di Mutti, che l’anno prima aveva portato i peloritani quasi in Coppa Uefa. Come ha ricordato “Lettera Emme”, all’epoca Ventura si presentò in conferenza stampa proferendo tali parole: «Finché la matematica non ci condanna non molliamo». Peccato che proprio il 3-0 appena subito dalla Reggina firmò la retrocessione del Messina.