2016

Ventura: «Ogni allenatore deve avere idee proprie»

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Il C.T. della Nazionale Italiana Giampiero Ventura, in un’intervista concessa nel pomeriggio di oggi, ha parlato di Antonio Conte e del futuro degli azzurri

Giampiero Ventura, Commissario Tecnico della Nazionale, ha concesso un’intervista a Sky Sport in cui ha affrontato diversi temi, partendo dal predecessore Antonio Conte fino al futuro degli azzurri  in vista dei Mondiali FIFA in Russia nel 2018.
L’INTERVISTA  DI GIAMPIERO VENTURA – «Conte? Per me non è un fantasma. Chiunque si fosse trovato dopo un buon Europeo, non straordinario perché non è stato vinto, sarebbe stato accostato al tecnico precedente. Quel che non è normale è che ogni domanda cominciava con “Conte diceva…”. I paragoni non mi sono mai piaciuti, però nel calcio ci sono. Ho detto basta in quel momento perché non si parlava d’altro. E mi ha reso perplesso il paragonare la qualificazione agli Europei, figlia di 40 giorni di lavoro, alle qualificazioni ai Mondiali, in cui si ha meno tempo a disposizione. Mondiali? Non avrei accettato se avessi incertezze. Sono contento del lavoro svolto finora, nell’ultima amichevole contro la Germania abbiamo perso 4 – 1, invece con una formazione più giovane abbiamo ottenuto un buon pareggio. Ogni allenatore deve avere idee proprie, se non si trasmettono idee concrete ti scoprono subito. Credo di aver assolto bene al mio incarico: sono andato a parlare con gli allenatori, ma anche con i dirigenti. Ho fatto il mio lavoro. Per me è stato gratificante, ma sono quattro mesi che quasi non vedo riposo. Spero comunque di aver smosso le acque e aver dato entusiasmo ai giovani. Stage? Ne faremo altri tre o quattro. Nazionale? Non mi ha cambiato, sono consapevole delle difficoltà ma sono anche pieno d’entusiasmo. Per noi è cominciato un percorso importante: non voglio solo arrivare ai Mondiali, ma creare anche i presupposti per disputare alla grande la competizione. Blocco Juve? Spero che in Russia, Barzagli, Bonucci, Chiellini e Buffon stiano bene in salute. Gigi sa che deve partecipare al Mondiale in Russia e si allena per migliorare sempre. Donnarumma anche sta facendo grandi progressi, e gli altri portieri come Perin o Marchetti danno garanzie. Belotti-Pellè? Sono due cose molto diverse tra loro. Pellè ha sbagliato perché in quel momento rappresentava l’Italia e verso i valori e l’immagine del gruppo. Belotti è un giocatore in cui ho creduto molto. Ho insistito con Cairo per acquistarlo, abbiamo investito una cifra importante e oggi vale molto di più. Totti? Non ha bisogno di passerelle. Verratti? Un bene assoluto per la nazionale anche in prospettiva. Può giocare nel centrocampo a tre e a due con chiunque, ma non gioca nel campionato italiano. Balotelli? Mi deve stupire facendo quello che è nelle sue potenzialità».

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