Il tecnico granata: «Non dimentico le mie radici»

Giampiero Ventura potrebbe sedersi sulla panchina dell’Italia e lasciare il Torino (a cui andrebbe Sinisa Mihajlovic, ma questa è un’altra storia). Ventura è il candidato numero uno per la Nazionale e nei giorni scorsi si è fatto un gran parlare del contatto che avrebbe avuto con la FIGC. Ventura parla dell’azzurro e cerca di divincolarsi da queste voci, ancora non ufficiali ovviamente: «Dal punto professionale è evidente che questo è un ulteriore scarico di adrenalina che dà piacere, ma per ora se ne parla. Ma poi bisogna vedere chi prenderà quel ruolo, per adesso ripeto che sono voci».

VENTURA E L’ITALIA – Questo contatto tra Ventura e la FIGC c’è stato o no? Col sorriso sulle labbra, Ventura prova a glissare: «Non c’è stato contatto, si son fatte tante parole e la Federazione farà le sue valutazioni». Infine a Rai Sport Ventura ricorda le sue radici: «Son partito da Rapallo un milione di anni fa, la gavetta è importante e non dimentico i miei inizi. Io ancora oggi ho voglia di migliorarmi, di conoscere, di mettermi in discussione e se non avessi la voglia di imparare significherebbe che mi son seduto e la presunzione di sedermi non mi appartiene affatto per adesso».