2014
Vento da nord
Gli equilibri del calcio italiano tornano su? Pochi dubbi sull’Inter, il Milan ha il terzo monte ingaggi della Serie A
SERIE A INTER MILAN – Complice il passo indietro del Napoli sul piano delle ambizioni complessive e l’obbligatorio punto interrogativo da accostare alla stagione della Roma (quanto inciderà il doppio impegno?) la domanda è lecita: l’equilibrio del calcio italiano si sta ricalibrando verso nord? Troppo presto, verissimo, ma è d’obbligo carpire i segnali e tramutarli in ragionamento. Altrimenti si fa prima ad esporsi soltanto a giochi fatti e chiudere bottega fino a maggio.
LA CERTEZZA – No, non potrebbe essere così: spazio dunque al dibattito, lì dove in prima linea c’è (ancora) la Juventus tre volte campione d’Italia. Calcio dinamico, rapido ed essenziale, equilibrato e pungente, solido ed offensivo: le certezze lasciate in eredità dalla gestione Conte non sembrano essersi scalfite e i bianconeri hanno tra le proprie mani la possibilità di fare tuttora la voce grossa. Complice un calciomercato in cui alcun cardine è venuto meno e diverse soluzioni alternative sono state innestate, complice un allenatore che non vive di protagonismi e che si è dunque dimostrato intelligente nel non stravolgere alcuna gerarchia tecnico-tattica. C’è tempo, ma non fretta, per eventuali innovazioni.
IL VENTO “NUOVO” – O meglio ritrovato. Gli equilibri del calcio possono rispostarsi a nord perché Milano può tornare protagonista: pochi dubbi sull’Inter, che ho già indicato in avvio come possibile vera novità del campionato, può sorprendere anche il Milan. In tal senso le convinzioni personali sono decisamente meno forti ma il club rossonero è ad ogni modo quello che concede il terzo monte ingaggi italiano: buoni innesti a parametri zero, inoltre operazioni che hanno quantomeno rinfrescato il parco giocatori a disposizione del neoallenatore Inzaghi. Quest’ultimo rientra giocoforza nel novero delle incertezze di casa Milan, squadra che dovrà spazzare via le tante lacune emerse nelle prime due giornate in termini di tenuta difensiva ed equilibrio generale: l’assenza dal fronte internazionale può consentire di lavorare sull’unico obiettivo e dunque curarne i dettagli, la grande sfida è quella di abbinare al già visibile entusiasmo la sufficiente dose di quadratura.
MENTRE DA SUD… – Tira un vento meno gradevole, forse troppo forte. E quando è così sostenuto, si sa, rischia di spazzare via tutto. L’avvio di stagione del Napoli è di quelli che fanno rumore: quattro partite stagionali, un inutile pareggio casalingo con l’Athletic Bilbao, due sconfitte ed una vittoria ottenuta rocambolescamente sul campo del Genoa al 96’ minuto. Partenopei fuori dalla Champions League prima che la stessa sia iniziata quando invece i proclami estivi correvano in tutt’altra direzione, una squadra che in campo può prendere gol da chiunque e in qualsiasi momento, un allenatore che per quanto si sforzi di non dare credito a quest’impressione sembra piuttosto demotivato, una proprietà che – se non nelle parole – nei fatti sta percorrendo un deciso passo indietro. Il tutto si traduce in una consigliabile circostanza: i tifosi partenopei non si attendano nulla da questa stagione. Anche perché, se poi qualcosa di bello arriva, tanto di guadagnato. Questione di aspettative, come in ogni campo della vita. Oggi i presupposti di grandezza mancano ma il calcio vive (anche) di momenti e può regalare scossoni e dietrofront: vento da nord, ecco la novità delle primissime battute.