2014
Vengo anch’io! No, tu no!
La top 11 dei trasferimenti saltati durante il calciomercato di gennaio
TOP 11 TRASFERIMENTI SALTATI – Il calciomercato è labile, i dirigenti e i giocatori cambiano idea facilmente e per far saltare una trattativa basta poco o niente. Molto spesso è la componente economica a farla da padrona, ma anche le cosiddette scelte di vita (fatte con una mano sul cuore e l’altra sul portafoglio, nella maggior parte dei casi) sono una variabile impazzita. La scorsa settimana ci siamo occupati di dieci trasferimenti “storici” saltati all’ultimo minuto, stavolta ci concentriamo sull’attualità, abbiamo difatti stilato per voi una formazione tipo con i giocatori che dovevano cambiare aria ma forse di aria ne hanno presa fin troppa e si sono bloccati: uno sfrontato 3-4-3 d’altri tempi con protagonisti i protagonisti mancati del mercato.
PORTA – In porta c’è Julio Cesar Soares Espindola, meglio noto solo come Julio Cesar. Il portierone brasiliano l’anno scorso ha impunemente scelto di andare a giocare al Queens Park Rangers con il quale è retrocesso e in questa stagione ha giocato solo in coppa. Uno degli estremi difensori più forti degli ultimi anni quindi si è trovato costretto a cercare un approdo altrove pur di giocare il Mondiale casalingo e questo approdo sembrava Cagliari o Genova sponda Sampdoria, ma poi Julio Cesar ha declinato l’offerta. Rimane comunque panchinaro a Londra.
Le trattative coi cinesi non sempre vanno a buon termine
DIFESA – La linea difensiva è composta da tre centrali interessanti, due dei quali con molta esperienza pure a livello internazionale. Si parte da Davide Astori, che tutti vogliono ma nessuno compra mai: il difensore del Cagliari anche in questa sessione è stato accostato a un numero di squadre pare al numero di Avogadro e, quando sembrava tutto fatto per il suo passaggio al Galatasaray, la trattativa si è arenata e Astori è rimasto nella sua bella Cagliari, dalla quale però almeno stavolta è partito Nainggolan facendo diminuire del 25% le notizie di calciomercato. John Heitinga è un altro che doveva venire in Italia ma poi ha preferito rimanere a Londra, l’ex Everton è passato in extremis al Fulham ma per tutto il mese di gennaio è stato a un passo dalla Roma o dalla Fiorentina, senza però mai chiudere le trattative. Ultimo ma non per importanza troviamo Nemanja Vidic del Manchester United, a più riprese accostato a Milan, Napoli e Fiorentina: anche per il serbo sembrava questione di ore, alcune testate parlavano di affare in dirittura darrivo ma come sempre quando ci siamo di mezzo noi italiani è bene non essere troppo fiduciosi. Morale? Vidic è rimasto allo United.
CENTROCAMPO – Tra i quattro di centrocampo troviamo come esterno destro il giocatore che ha infiammato le ultime ore del calciomercato italiano, cioè Jonathan Biabiany del Parma. Prima il Guangzhou – lo ritroveremo più avanti, tranquilli – poi il Milan ed infine la Lazio, tre squadre su di lui e tutte e tre rimaste a bocca asciutta. Se per l’approdo mancato in rossonero la colpa, se così si può dire, è dell’offerta non soddisfacente del Milan, per quanto riguarda i capitolini sembra proprio che lo stesso Biabiany abbia detto no all’affare, a poche ore dal gong del 31 gennaio. Come non citare poi Fredy Guarin, protagonista suo malgrado del più clamoroso scambio di mercato saltato degli ultimi anni? Il centrocampista dell’Inter era pronto per passare alla Juventus ma la rivolta popolare nerazzurra e il ripensamento di Thohir hanno bloccato tutto, così come sono andate in fumo le possibilità Chelsea e Galatasaray. Tra l’altro Guarin l’ha presa benissimo, va detto. A far coppia con il colombiano c’è Etienne Capoue, per il quale il Napoli si stava svenando e ha speso un capitale in quanto a biglietti aerei. Napoli – Londra e ritorno, ma ritorno senza nulla in tasca: offerta troppo bassa e Baldini del Tottenham che mefistofelico annulla l’affare. Sulla linea mediana c’è pure Alessandro Diamanti, forse il primo pratese a poter emigrare in Cina. Il capitano del Bologna è stato vicinissimo al Guangzhou Evergrande ma quando tuto sembrava pronto è arrivato un buffo comunicato del Bologna per dire no ai cinesi, e anche qui non è che le cose poi siano continuate nel modo più idilliaco possibile.
Altro clamoroso acquisto sfumato, come sappiamo Maradona è andato al Napoli
ATTACCO – Chiudiamo con gli attaccanti, un trio che sulla carta potrebbe anche essere ben assortito. Vi ricordate i primi giorni del calciomercato di gennaio? No? E’ perché la memoria si accorcia quando si parla di certi temi: Jeremy Menez sembrava certo di passare alla Juventus dal Paris Saint Germain, ma come spesso succede in questi casi quando c’è anche un rinnovo contrattuale di mezzo, allora la cosa si complica. Il corteggiamento bianconero è durato anche troppo e Menez è rimasto al PSG, nonostante per giugno possa diventare un goloso affare. In mezzo all’attacco c’è un serbo che non molti conoscono ma che è stato nominato spesso, Filip Djordjevic del Nantes. Djordjevic, bomber venuto fuori nell’ultima stagione in Ligue 2 e affermatosi quat’anno in Ligue 1 è finito nel mirino di almeno quindici compagini italiane e la Lazio sembrava la più vicina di tutte. Il rapporto Lazio – attaccanti in entrata non è buonissimo, Yilmaz insegna, e quindi tutto è svanito. L’asso nella manica di questa formazione però è Mirko Vucinic, ultimo ma non per importanza. Il montenegrino avrebbe dovuto fare da pedina di scambio per Guarin tra Juventus e Inter ma per le ragioni elencate sopra si è dovuto accontentare del posto da quinta o sesta punta nello scacchiere di Conte.
PANCHINA – Iniziamo dall’allenatore, ovverosia Filippo Inzaghi. Super Pippo era in pole per allenare il Milan ma poi è arrivato Seedorf, era vicinissimo al Sassuolo ma è stato scelto Malesani e quindi il buon Inzaghi è rimasto alla Primavera rossonera in attesa del suo momento. Non è titolare nella nostra formazione ma una nota di merito va ad Edenilson, rimasto tutto il 31 gennaio nel box dell’Udinese ma poi rispedito in Brasile perché non è stata trovata una squadra a cui prestarlo. E poi anche Marchetti, Ranocchia, Zaccardo, Saponara, Quagliarella e Cacia: tutti sul piede di partenza, tutti rimasti nella società di appartenenza. Il calciomercato è anche questo, purtroppo o per fortuna.