Venezia, Zanetti: «La Coppa Italia non è una scampagnata. Mercato? Ci pensiamo» - Calcio News 24
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Venezia, Zanetti: «La Coppa Italia non è una scampagnata. Mercato? Ci pensiamo»

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Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Ternana

Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Ternana. Le sue dichiarazioni.

COPPA ITALIA – «Partiamo dal presupposto che domani voglio passare il turno, non è una scampagnata, avremo di fronte una Ternana che è organizzata e costruita molto bene, da neopromossa in B sta facendo un buon campionato. Giocheranno tutti i ragazzi che non hanno giocato domenica per una gestione delle forze, ma in campo ci saranno diversi ragazzi che in questo periodo sono stati anche titolari. Quindi non parliamo di una giornata di allenamento, vogliamo passare il turno e avere qualche risposta da qualche giocatore. Non è che chi gioca domani non può giocare domenica in campionato, ci sono tanti giorni in mezzo e quindi terrò tutti in considerazione e la mentalità che vedrò domani mi darà qualche indicazione. Abbiamo lottato tanto per uscire dal nostro momento di difficoltà, domani è una gara ufficiale e vogliamo dare continuità sotto l’aspetto mentale, mi aspetto concentrazione, aggressività e dovremo essere pronti a una gara piena di insidie, spero che qualcuno abbia voglia ed entusiasmo per mettermi in difficoltà per le future scelte».

JUVENTUS – «La cosa più importante in questi casi è ridare autostima e fiducia alla squadra. Di fronte c’era la Juventus, che è venuta a Venezia a fare la partita, soprattutto i primi minuti è uscita un po’ di paura dovuta dall’avversario e dalla settimana complicata. Nell’intervallo ho dato fiducia e ho cercato di spostare il pensiero da quanto stava accadendo a quanto accaduto con la Roma dove l’abbiamo ribaltata, gli ho ricordato che si poteva fare. In quel momento non riuscivamo ad avere un certo coraggio, poi invece abbiamo alzato qualità e pressing, Busio ha iniziato a inserirsi di più, Crnigoj ha spinto, Ampadu è diventato più preciso… Abbiamo aumentato il livello della nostra prestazione e questo unito a un po’ più di coraggio. Dimostra che se affrontiamo le gare con un certo piglio possiamo fare qualunque cosa».

ARAMU – «Non ho mai smesso di credere in Mattia, può ancora crescere ancora tanto, soprattutto sotto l’aspetto della quantità, se fa certe giocate vuol dire che le ha e le può riproporre. Lo vedo contento di quanto sta facendo, perché sta dimostrando tanto con numeri, ma anche prestazioni di squadra. In TV mi hanno parlato tutti di cosa aveva fatto Aramu con la palla, invece ho messo il focus su quello che è riuscito a fare senza palla. Ha fatto una gran partita a tutto tondo e questo è importante che i giocatori di maggior qualità lo capiscano, penso a lui, Kiyine, Johnsen e Okereke tra gli altri. Sono contento per Mattia, è un leader tecnico della squadra e ha ancora molto margine».

ATTEGGIAMENTO – «Non ho appeso nessuno al muro perché questa per me è una sorta di verifica, sto lavorando molto sotto l’aspetto della mentalità, a un certo punto mi aspetto risposte. I giocatori devono anche mettersi nelle condizioni di essere presi in considerazione, non devono strafare, li conosco bene, ma dal punto di vista della mentalità non potranno sbagliare, dobbiamo toglierci questa altalena di prestazioni mentali. Veniamo da un periodo dove avevamo fatto molto bene, poi il calendario di dicembre ci ha tolto un po’ di sicurezza, incontrando squadre sulla carta superiori di molto. Questa squadra deve abituarsi a questo campionato, mettendo in conto che alcune gare possono essere proibitive, siamo una delle poche squadre che hanno dimostrato di poter compiere qualche impresa. Vuol dire che alcune cose le possiamo fare se mentalmente siamo al 100%, non è scontato esserlo sempre, serve che tutti e 25 siano al massimo, questa è la verifica che farò domani, voglio una gara coraggiosa da parte di tutti. Ne ho molti, Heymans, Bjarkason, Sigurdsson, Peretz, tutti giocatori con capacità, ma che stanno ancora lavorando per mentalizzarsi e devono capire da soli che domani è una grandissima opportunità, come mi aspetto una grande reazione da Svoboda. Sono cose che però non serve che io gli dica, devono essere loro a rispondere presente».

MODULO – «La nostra identità è quella, gira che ti rigira li sto facendo giocare tutti, perché ci sono tante gare ed è una categoria che ti impone di essere coperto in tutti i ruoli. Dobbiamo restare agganciati alla nostra identità e ho scelto di farlo anche quando abbiamo perso le partite, perché se appena cala un attimo la fiducia cambi qualcosa e perdi comunque poi partono un po’ i processi».

ASSENTI – «Romero, Ebuehi, Aramu, Ceccaroni, Vacca, Caldara, Haps resteranno a casa, vengono via i due ragazzi più meritevoli della Primavera, ovvero De Vries e Makadji».

MERCATO – «Non vogliamo farci trovare impreparati perché il mercato è alle porte, può capitare che qualcuno vada a giocare di più o qualcuno chieda di andare altrove, non lo sappiamo ancora questo. Di sicuro a livello di caratteristiche e posizioni abbiamo le idee chiare, abbiamo una rosa anche a livello di lista piena, l’aspetto cessioni dunque andrà a sua volta considerato».

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