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Venezia, Zanetti: «2021 straordinario, ma possiamo ancora crescere»

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L’allenatore del Venezia Zanetti ha tirato le somme del 2021 della squadra lagunare

Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha fatto il bilancio del 2021 guardando anche al futuro.

2021«Bilanci? Quello del 2021 straordinario, con la promozione e l’andata chiusa con una discreta posizione di classifica. Quello relativo al campionato è buono, non ottimo. Abbiamo lasciato punti di troppo anche se poi ne abbiamo raccolti di insperati con squadre forti. Ma in generale potevamo avere una classifica migliore per ciò che ha detto il campo e stare più tranquilli. Nel ritorno dovremo lavorare di più». 

PREGI E DIFETTI VENEZIA – «Sicuramente siamo diventati squadra. Credo che, risultati a parte, in campo si sia visto spesso, direi quasi sempre, un’identità ben precisa, un gioco a viso aperto in tutte le partite al di là dell’avversario. Difetti? Qualche amnesia difensiva di troppo, abbiamo subito 3 gol nei primi minuti e di certo a livello di mentalità dobbiamo migliorare. Poi la categoria impone di alzare la qualità in fase realizzativa. Abbiamo aumentato le occasioni ma stiamo ancora concretizzando poco e in A è determinante». 

CRESCERE«Lo penso e lo spero. Abbiamo creato una buona base, abbiamo ancora margine per migliorare. Arriverà qualche innesto che alzerà la qualità e ci aiuterà a perseguire l’obiettivo salvezza». 

REGALI DI NATALE«Sono sicuro che arriveranno giocatori nei ruoli dove abbiamo pensato di alzare il livello. Ma più che alla società ho chiesto a Babbo Natale di salvarmi». 

CUISSANCE«L’abbiamo valutato insieme e pensiamo abbia grande personalità. È del ’99, la società su di lui ha fatto un grande investimento. Ha potenzialità, è giovane ma ha già esperienza di grandi tornei. Sono molto contento perché è un ruolo che non siamo riusciti a coprire d’estate, quello del centrocampista offensivo alla Maleh». 

LIVELLO OFFENSIVO«Sì, anche se devo dire la verità: nelle ultime partite abbiamo alzato parecchio il baricentro, ma per assurdo siamo risultati più fragili rispetto all’inizio. Giocando meglio, creando di più, ma subendo anche di più, sfida col Verona a parte che è stata un suicidio. Ma la mia squadra non può prescindere dall’equilibrio. Al di là della mia filosofia e del fatto che mi piaccia attaccare e tener palla, devo anche capire che per fare il bene della squadra più che sulle mie idee devo concentrarmi su fase difensiva ed equilibrio». 

SALVEZZA«Il campionato ha dimostrato che le piccole contro le grandi perdono quasi sempre, noi siamo un po’ più su perché siamo riusciti a battere Roma e Fiorentina e fermare la Juve. Chiaro che ora c’è l’incognita mercato, sotto ci sono Genoa e Cagliari, squadre facoltose, e può succedere di tutto. Di certo la quota sarà più bassa, non credo 30 ma bassa sì. Noi coi punti persi col Verona saremmo stati in perfetta media». 

GIRONE D’ANDATA«In assoluto l’Inter. Anche se quando si affronta l’Atalanta in forma non ce n’è per nessuno, l’Inter è più completa. E dire che contro di loro abbiamo giocato una delle nostre migliori partite. È la mia favorita per lo scudetto». 

MIGLIOR GIOCATORE«Barella, il più completo di tutti. Una forza della natura abbinata a grande tecnica e visione». 

MIGLIOR GIOVANE«Scamacca è il più forte che c’è. Con me all’Ascoli segnò 9 gol, mi è bastato allenarlo una settimana per capire che aveva enormi potenzialità. Dissi che sarebbe diventato un fenomeno. È il futuro azzurro. Beato chi lo prende».