2018

Vecino, Gagliardini e Borja Valero non sono da Inter: il problema nerazzurro è strutturale

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L’Inter vince ma continua a deludere. Tanti i problemi emersi contro il Benevento. Difficoltà soprattutto a centrocampo: le ultimissime

L’Inter ha battuto il Benevento per 2-0 con i gol dei difensori Skriniar e Ranocchia ma che fatica! Primo tempo horror per i nerazzurri che hanno rischiato in un paio di circostanze di andare sotto e che non hanno mai calciato in porta (non accadeva dal 2016, contro la Juve). La formazione di Roberto De Zerbi (quest’ultimo all’esordio assoluto a San Siro, nemmeno da calciatore era riuscito a calcare l’erbetta della Scala del calcio) ha fatto meglio dei nerazzurri del primo tempo e il pubblico interista, attorno alla mezz’ora ha iniziato a spazientirsi. Dalla Curva sono partiti i primi cori di protesta, tutto San Siro ha fischiato pesantemente la squadra di Spalletti alla fine del primo tempo.

L’Inter ha faticato a creare gioco e nemmeno la presenza dal primo minuto di Rafinha ha dato gli effetti sperati (il brasiliano è in ritardo di condizione e non ha inciso). Vecino e Gagliardini sono apparsi impauriti (il centrocampista uruguaiano ha sofferto tanto, dal punto di vista mentale, i fischi di San Siro e ha sbagliato tantissimi passaggi, addirittura ha fallito il calcio d’inizio del secondo tempo), Borja Valero è in forte calo e ieri non è nemmeno sceso in campo (prima volta in stagione) e allora appare evidente che il problema di questa Inter sia strutturale.

Il centrocampo arranca, la squadra è disunita, mancano le giuste misure e l’attacco è isolato. Vecino e Gagliardini in particolare hanno dimostrato di non essere all’altezza della situazione, Borja Valero può stare in questa Inter ma deve essere ben supportato, altrimenti va in grosse difficoltà anche lui (lo spagnolo è un classe ’85 e si innesca solo a certi ritmi e a certe condizioni). Epic Brozovic è poco epico e ha rotto con San Siro. Spalletti a gennaio ha chiesto rinforzi, l’Inter non è stata capace di portare alla corte del tecnico nemmeno Ramires, di proprietà dello Jiangsu. Un mancato arrivo che, alla lunga, può costare caro.

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