2016

Vecino: «Mai detto che voglio andare in un’altra squadra»

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Matias Vecino sta per tornare in campo e spera nella sua Fiorentina: le ultime news sulla Serie A e sull’Europa League in arrivo da Firenze

VECINO SMENTISCE PARTE DELL’INTERVISTA, 8 DICEMBRE – «Mai detto che voglio andare a un altra squadra,la mia maglia e’ viola e con questa maglia voglio vincere il più possibile! #ForzaViolaSempre». Il centrocampista della Fiorentina, Matias Vecino, chiarisce la sua posizione, smentendo di fatto le parole riportate dal “Corriere dello Sport” secondo cui il giocatore avrebbe dichiarato di voler vestire, in futuro, la maglia del Liverpool.

Matias Vecino sta bene, il centrocampista della Fiorentina sta per rientrare e ha risolto i problemi che lo tormentano da inizio stagione. Il giocatore poi racconta la sua infanzia in Uruguay e il suo passaggio in Serie A, dove ha lasciato un ricordo indelebile soprattutto a Empoli, città che gli è rimasta nel cuore. La Fiorentina non ha riserve, prosegue poi il sudamericano, e anche chi gioca meno può fare la differenza. Vecino elogia Cristoforo e parla bene pure di Borja Valero, poi commenta la crescita mentale della Viola: «Siamo troppo discontinui, anche nella stessa gara, dobbiamo saper soffrire. Io sogno la finale di Europa League, è meglio di arrivare dal quarto posto in giù».
LA FIORENTINA DI VECINO – Adesso ciclo di fuoco per la Fiorentina in Serie A, tre gare di fila con avversari forti e un’ora da recuperare col Genoa (la vera insidia secondo l’ex empolese). La Fiorentina insegue le coppe europee, Vecino ha la ricetta anche per il futuro: «Dobbiamo vincere di più al Franchi per la nostra gente. Io penso a fare le cose bene, un giorno spero di giocare in Inghilterra, magari nel Liverpool». Lo stadio di proprietà potrebbe aiutare non poco la Fiorentina, stando a quanto afferma il centrocampista, che in chiusura parla del suo ottimo rapporto con Maurizio Sarri e a Il Corriere dello Sport analizza in breve la gara con la Lazio: «È una diretta avversaria per un piazzamento in Europa, dobbiamo fermarli».

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