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Varane non ci sta: «Giochiamo troppo, siamo essere umani…»

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Raphael Varane ha puntato il dito contro i calendari delle ultime stagioni, considerati troppo fitti d’impegni

Raphael Varane, difensore del Real Madrid e della Nazionale francese, in una intervista a Ouest-France ha puntato il dito contro i calendari troppo fitti delle ultime stagioni.

«Sto facendo la preparazione fisica per la prima volta in questa stagione, è un po’ il mondo sottosopra. Spero di essere al mio miglior livello atletico durante la competizione con la Francia. I giocatori internazionali giocano tutto il tempo ma molti si dimenticano che siamo anche esseri umani. Credo che un rapporto della FIFPRO dica che il minimo per il recupero di un giocatore sia ogni cinque giorni. Noi, invece, giochiamo ogni tre e a volte lo facciamo alle 22 e poi a mezzogiorno. A breve termine è qualcosa di sostenibili ma a lungo termine è semplicemente impossibile. Sento dire che vogliamo che il calcio rimanga attraente, con spettacolo e intensità. Se vogliamo interessare la gente, rivitalizzare il calcio, serve uno spettacolo vero che a volte è mancato loro durante il Covid. E per questo bisogna pensare alla salute fisica e mentale dei giocatori. I calendari sono pieni. Quando è troppo è troppo». 

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