2017

Var, parla Rosetti: «Moviola in Serie A dal 2018»

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Moviola in Serie A dal 2018? Per Roberto Rosetti, responsabile italiano del progetto Var, l’obiettivo è dichiarato. L’ex arbitro internazionale racconta la rivoluzione del calcio

Arbitro di Serie A per dodici anni e internazionale ai livelli più alti, Roberto Rosetti oggi guida il progetto Var per l’Italia. La Video Assistant Referee, concretizzazione della tanto discussa moviola in campo, è una realtà sempre più vicina e le sperimentazioni procedono senza sosta. L’obiettivo dichiarato delle istituzioni calcistiche è l’introduzione della novità entro pochi anni, si parla già di Mondiale 2018 e a seguire i più importanti campionati fra cui la Serie A. In un incontro presso la redazione de La Gazzetta dello Sport, Rosetti ha fatto il punto sulla questione e in una lunga intervista ha spiegato pro e contro di quella che si annuncia come una rivoluzione del calcio. Il funzionamento è semplice: «Due arbitri visionano le riprese tv. In alto c’è la diretta e sotto un monitor dove ripassa la stessa immagine con un ritardo di tre secondi. Quando accade qualcosa di sospetto, il Var può rivedere subito l’azione, poi se il dubbio resta chiede all’operatore di trovare le 4 migliori inquadrature per valutare il caso. Poi ne resta una: se il responso è diverso rispetto a quello del campo, scatta l’avviso». Resta fermo il fatto che la moviola si attivi solo in alcuni casi particolari, evitando il rischio di uno spezzettamento eccessivo della gara: «Si può intervenire solo su episodi chiari, non oggetto di interpretazione. E devono essere azioni decisive per una partita. Quindi i gol, i rigori, gli scambi di persona e le espulsioni. Tutto il resto è fuori». Insomma un cambiamento tanto drastico quanto imminente, in programma già per il 2018: «E’ possibile. Lavoriamo per arrivare a questo obiettivo. Tante cose vanno migliorate, ma siamo sulla buona strada».

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