2017

Var, Rizzoli: «Bilancio positivo, ma si può ancora migliorare»

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Il designatore arbitrale Nicola Rizzoli ha parlato dell’uso del Var in queste prime undici giornate di campionato

Nicola Rizzoli, designatore arbitrale, ha parlato ieri sera ai microfoni de La Domenica Sportiva su Rai Sport ed ha ovviamente parlato anche del Var, vero protagonista di queste prime giornate di campionato: «Gli arbitri erano già qualitativamente pronti, posso dire solo che il Var aiuta ad avere più serenità, però il merito è solo dei giocatori e delle squadre. Sicuramente si può ancora migliorare. Bisogna dire, poi, che la maggior parte degli episodi sono silent check, cioè situazioni valutate dal Var senza coinvolgere l’arbitro: su circa 414 solo 27 sono stati discussi e modificati».

Rizzoli, poi, si sofferma anche sul calo dei cartellini gialli, sui problemi iniziali e sul ruolo dell’arbitro: «E’ importante capire dove e quando il direttore di gara ha sbagliato. Le ammonizioni per proteste sono diminuite del 26% questo è per tutti, anche per le squadre stesse. I rigori, invece, sono aumentati e bisogna capire il perché. All’inizio, poi, il tempo di intervento degli arbitri è stato maggiore, anche a causa di alcuni problemi di comunicazione, ma ora siamo rientrati nei tempi giusti. Vogliamo far capire, comunque, come funziona tutto diverso. Proprio per questo, Federazione, AIA e Lega, per la prima volta in un accordo comune, si sono voluti portare avanti rispetto a tutti sul VAR e a Coverciano sta nascendo una cabina Var dove fare pratica, diventerà un centro importante. Gli altri sanno che il campionato italiano è molto difficile da arbitrare, quindi è tutto piuttosto interessante. Gli arbitri non sono sminuiti dalla tecnologia: questa va guidata e gestita da uomini. Il Var non indebolisce l’arbitro. Voglio pensare che la tecnologia sia un aiuto per l’uomo e non un qualcosa che lo comandi».

 

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