2017

Var ed eventuali: tutti gli episodi contestati di una domenica pazza

Pubblicato

su

Il Var, dopo il buon esordio in Juve-Cagliari e Verona-Napoli, ha fatto molto discutere nelle gare domenicali: tutti gli episodi passati al setaccio del supporto video

Promosso dopo Juventus-Cagliari e Verona-Napoli, rimandato dopo le partite della domenica. Il primo weekend della Serie A con il Var è andato in archivio e l’esperimento, nel complesso, si può ritenere soddisfacente. Perché in alcuni episodi il supporto video si è rivelato fondamentale per gli arbitri, che hanno potuto decidere serenamente in circostanze nelle quali in passato si sarebbe generata molta confusione. Andiamo a vedere tutti i momenti più caldi della domenica.

CROTONE-MILAN – Il Var viene utilizzato già dopo pochi minuti. Mariani giudica falloso l’intervento di Ceccherini su Cutrone e non ha dubbi: calcio di rigore per il Milan. Ma il supporto decreta il cartellino rosso per il difensore del Crotone. Decisione giusta.

INTER-FIORENTINA – Dopo tre minuti di gioco arriva il vantaggio nerazzurro per un contatto in area viola fra Astori e Icardi. Nell’occasione l’arbitro ha chiesto l’aiuto del Var solo via auricolare e ha ottenuto un feedback positivo. Ma la polemica si accende per un presunto fallo di Miranda su Simeone nell’area dell’Inter: Tagliavento sceglie di non consultare il monitor, decidendo di non assegnare il rigore invocato dai viola. Scelta che non ha convinto.

UDINESE-CHIEVO – Qui la casistica è molto particolare: Perica viene ammonito per proteste. Il centravanti dell’Udinese per un contatto nell’area del Chievo ha chiesto il Var, comportamento che fa scattare immediatamente il cartellino giallo. E l’espulsione per gli allenatori.

BOLOGNA-TORO – Gol annullato a Berenguer nei minuti finali: Massa fischia un fuorigioco a Belotti, che però aveva ricevuto da Destro (e non da un compagno di squadra). E qui sta l’enigma: il Var dà ragione all’arbitro, perché il gol non può essere assegnato a gioco fermo, ma la tecnologia non può correggere l’errore nella valutazione del fuorigioco. Tanti problemi al Dall’Ara, dettati anche dal malfunzionamento dell’audio per buona parte della ripresa.

LAZIO-SPAL – Episodio dubbio con Oikonomou che tocca Immobile al limite dell’area. Inzaghi chiede l’ausilio del Var, l’arbitro dice no: decisiva la comunicazione audio, che ha fatto sì che non venisse fischiato il rigore ai biancocelesti.

Exit mobile version