Champions League

VAR, esordio soft in Champions: solo due silent-check in Roma-Porto

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La serata di martedì è stata quella del debutto per il VAR in Champions: nessun review e due silent check in Roma-Porto.

Quella di martedì è stata la serata del debutto per il VAR in Champions League, con le gare di andata degli ottavi di finale Roma-Porto e Manchester United-PSG. Le due gare sono scivolate via senza grossi episodi da moviola, per cui l’esordio è stato quanto mai soft. L’olandese Danny Makkelie all’Olimpico e Daniele Orsato all’Old Trafford hanno avuto vita piuttosto facile nel dirigere i due match. Gli unici momenti di “tensione” sotto il profilo delle decisioni ci sono state per i due silent-check che hanno caratterizzato la sfida fra i giallorossi e i lusitani.

Il primo al 20′, per verificare se il tocco col braccio di Pepe fosse fuori o dentro l’area di rigore. Il secondo nella ripresa, per controllare che Zaniolo fosse in posizione regolare sul secondo gol. In entrambi i casi il consulto vocale con il VAR è stato sufficiente al direttore di gara per dirimere ogni dubbio. Serata relativamente semplice sotto il profilo VAR anche per Daniele Orsato: a dispetto dei molti falli e dei tanti cartellini estratti (9 gialli e un rosso a Pogba), a Manchester non c’è stato nemmeno un episodio che abbia reso necessario l’intervento della tecnologia.

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