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Torino, Vanoli in conferenza post Empoli: «Non sono deluso, ma voglio di più. Su Njie e Karamoh…»

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Paolo Vanoli in conferenza stampa, ecco l’intervista completa del tecnico granata ai margini di Torino Empoli 1-2 di Coppa Italia, le dichiarazioni

Primo colpo di scena (a tinte negative) in questo avvio di stagione 2024-2025 per Paolo Vanoli. Torino Empoli, match valido per i sedicesimi di Coppa Italia, si è concluso per 1-2 in favore della squadra toscana. Complice un importante turnover ed un approccio alla sfida da rivedere, il club sabaudo cade dinanzi alla squadra allenata da Roberto D’Aversa (brava a sfruttare le lacune palesate dagli avversari).

Ekong sblocca la partita, Adams illude nella ripresa, Haas chiude definitivamente i giochi. L’Empoli approda quindi al turno successivo del torneo, dove affronterà la Fiorentina di Palladino. Per il Torino (capolista in Serie A) una doccia fredda per certi versi inaspettata. Domenica i ragazzi di Paolo Vanoli avranno in ogni caso modo di rifarsi proprio tra le mura amiche, alle 12e30 farà infatti tappa la Lazio. Vediamo dunque la conferenza stampa del tecnico varesino, le dichiarazioni integrali ai cronisti presenti.

La conferenza stampa di Paolo Vanoli:

Torino oggi irriconoscibile…cos’è successo?

«Su questo non sono d’accordo. La mentalità c’è stata, è mancato il ritmo di gioco, che quando vuoi diventare padrone della partita è determinante. Ci è mancata personalità di fare giocate velocità e anche la pazienza, che a volte si scambia con abbassare i ritmi. Abbiamo fatto fatica a trovare Linetty che era quasi sempre libero, con i centrocampisti abbiamo avuto poca personalità nel guardare avanti. E nel secondo tempo è cambiato questo, ho cambiato sistema di gioco perché era la cosa più giusta. Ci tenevamo tanto alla coppa, in un percorso può succedere ma ci dispiace»

Rosa un po’ corta?

«Non sono d’accordo. Non sono deluso, ma voglio di più perché sono giocatori che possono dare di più. Penso che servono 22 giocatori, non solo 11. Ho bisogno di spirito per andare oltre e si è visto in Njie quando è entrato».

Cosa è successo nel primo gol dell’Empoli?

«Non è stata una pressione individuale, ma non si può andare in pressione ai duemila e farsi sorpassare dal pallone. E’ andato fuori gioco anche Coco. In un’azione non siamo stati bravi a rimediare all’errore: può capitare, ma il compagno deve aiutare. In questo modo di difendere non siamo ancora bravi, bisogna anche saper temporeggiare. Mi dà fastidio che si potesse rimediare»

Un commento su Adam, col tridente è andata meglio?

«Ho quattro attaccanti bravi, cinque con Njie, e io devo motivarli tutti con le stesse opportunità. Il primo tempo non è dipeso dalle punte, ma è stato tutto il contesto: abbiamo rallentato, senza trovare le giocate. Pedersen ha fatto un gran secondo tempo. E’ un aspetto già visto con il Lecce, non siamo ancora bravi quando dobbiamo fare la partita. Questo fa parte di un processo, sono deluso perché ci tenevamo tanto a passare»

E sul secondo gol? Dembelè un po’ distratto…

«Dembele è stato troppo distratto in occasione dell’1-2? “I risultati sono frutto di un discorso collettivo. Sulle palle inattive è già il secondo gol che prendiamo, col Verona era successo su uno schema su cui siamo stati poco attenti e Dembele non c’era. Bisogna essere più cattivi sapendo che sei alla fine della partita. Oggi siamo stati eliminati, e in campionato si possono perdere punti. Sono dettagli che possiamo migliorare».

Cosa impari da questo ko?

«Dobbiamo imparare a credere nella nostra strada e continuare il processo. Abbiamo preso una buca, ma dobbiamo ripartire e andare avanti»

Un commento su Njie e Karamoh?

«Njie è entrato bene, è dal ritiro che si allena bene e ha sfruttato l’occasione: mi piace quando un giovane entra così, è lo spirito che mi piace. Karamoh può fare la seconda punta con caratteristiche che non abbiamo, anche lui deve migliorare in questo contesto e giocare con meno tocchi e cercare la profondità. Sono meccanismi da migliorare, ma siamo solo all’inizio»

Il Torino continua a subire gol nel finale…E’ un problema?

«E’ un problema di concentrazione: su un calcio d’angolo come quello di oggi, pretendo più attenzione. E’ uno step di mentalità, fanno parte anche queste cose per poter fare qualcosa di importante. Questa squadra ha voglia di provare, ma stasera siamo delusi»

Maripan si è inserito bene…

«Assolutamente. Coco stasera l’ho provato a sinistra, nella mia intenzione iniziale volevo dargli meno minutaggio perché avevo paura potesse succedere qualcosa. darci tanto a livello tecnico e di personalità»

Il Torino rischia ripercussioni dopo oggi?

«Sicuramente no…Siamo appena all’inizio. Siamo uno spogliatoio umile. E’ un momento in cui i tifosi possono gioire per la classifica ma noi dobbiamo pensare al nostro percorso. Alziamo la testa, sappiamo e miglioriamo».

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