Torino, Vanoli in conferenza: le dichiarazioni pre Venezia
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Torino, Vanoli in conferenza stampa: «Col Venezia serve uno step mentale, i nuovi ci daranno una mano. Sul mercato agiremo così…»

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Paolo Vanoli in conferenza stampa prima di Venezia Torino, ecco l’intervista e le dichiarazioni del tecnico del Toro alla vigilia dell’incontro di Serie A

(Lorenzo Bosca – Inviato allo Stadio Olimpico Grande Torino). Paolo Vanoli torna a casa. Domani sera, alle ore 18:30 andrà in scena Venezia Torino, match valido per la terza giornata del campionato di Serie A targato stagione 2024-25. Lo sa bene il tecnico granata, che per la prima volta dopo il suo addio (causa il trasferimento all’ombra della Mole naturalmente) farà il proprio ritorno tra le mura dello Stadio Pier Luigi Penzo.

Quest’oggi, alla vigilia dell’attesissima sfida contro la sua ex squadra (il tecnico di Varese ha allenato in Veneto per due stagioni), Paolo Vanoli interverrà in conferenza stampa dinnanzi ai cronisti riuniti. Dopo il pareggio con il Milan e la vittoria con l’Atalanta riuscirà ad inanellare il terzo risultato utile consecutivo? Di seguito le dichiarazioni riportate integralmente per le colonne di CalcioNews24 live dalla sala conferenze dell’Olimpico Grande Torino. Si inizia dalle ore 13.

Settimana corta, si torna subito in campo col Venezia

«Si molto, è stata una settimana corta ma anche per il Venezia è stato così. Siamo stati bravi a recuperare le energie. Ci aspetta una partita tosta in uno stadio che conosco bene contro dei ragazzi che conosco bene»

Quali sono le insidie del Venezia?

«E’ la prima partita davanti ai loro tifosi dopo una stagione positiva con il sottoscritto. Io voglio vedere uno step di mentalità, dovremo aumentare la concentrazione ed essere affamati»

La pausa Nazionali come verrà sfruttata?

«I nuovi arrivati dobbiamo vedere in che condizioni sono…magari anche loro andranno in Nazionale. Da una parte se nella pausa perdi i nazionali è qualcosa di positivo perchè vuole dire che si è alzato il livello, dall’altra parte però li perdi. Ma fa parte del calcio»

Ritorno speciale a Venezia e contestazione dei tifosi…come sta vivendo la vigilia?

«Mi fa piacere tornare in uno stadio dove tre mesi fa abbiamo festeggiato una cosa importante. E’ un piacere tornarci, quando si fanno cose così importanti si segna la storia e insieme al mio staff abbiamo fatto cose importanti. Poi come dico sempre quando l’arbitro fischia le emozioni passeranno. Per quanto riguarda noi io rimango concentrato sul campo che è l’unica cosa dove posso intervenire»

Maripan e Wakukiewicz aumenteranno la fisicità sulle palle alte?

«E’ normale che nel calcio di oggi cerchi non solo intelligenza e funzionalità, ma anche fisicità. Conta sia in difesa che in attacco»

Nella difesa a tre un destro può giocare anche a sinistra o preferisce un sisnistro?

«Io preferisco sempre avere un piede forte sulla difesa a tre, poi è normale che se sul mercato non ci puoi arrivare ti devi adattare»

I nuovi arrivati cambiano le gerarchie in difesa?

«Se se lo meritano, giocheranno. Sono giocatori importanti che rinforzano la rosa. Quando li conoscerò meglio capirò le loro caratteristiche, anche quelle umane. E dove si trovano meglio. E’ questo il problema quando arrivano giocatori alla fine del mercato, ma abbiamo preso due giocatori funzionali»

Vojvoda e Tameze torneranno nei loro ruoli più classici? Può cambiare quindi le dinamiche del suo 3-5-2?

«Voi parlate di numeri, io di principi…la differenza la fanno le caratteristiche di un giocatore. Vlasic è un giocatore importante e può fare più ruoli. Anche il mister può cambiare sistema di gioco in base alle partite. Su Tameze domenica (con l’Atalanta, ndr) ha fatto un’ottima gara e ha aiutato ad arrivare alla vittoria, è grazie alla sua duttilità. Nel calcio di oggi servono giocatori intelligenti e duttili, l’allenatore cerca la posizione per farli rendere al meglio»

Vlasic quando tornerà dove lo vedremo?

«E’ un giocatore universale, può ricoprire più ruolo. Questo permette anche a me di capire l’evoluzione di questa squadra. Non sono uno focalizzato esclusivamente su un modulo, a me piace un’idea di gioco. Vlasic è un giocatore con delle capacità importanti, quando lo avremo sarà un acquisto importante. Come Peer (Schuurs, ndr)»

La rosa è completa?

«Finché è aperto il mercato tutto può succedere. Aspetto e vediamo, questo club è attento e concentrato»

Sazonov, Pellegri e Tameze ci saranno?

«Sazonov e Pellegri credo che il loro passaggio all’Empoli sarà definito, stanno facendo le visite. Tameze ci sarà. Dellavalle, lo anticipo, non ci sarà. Spero che la B sarà un trampolino di lancio per lui».

Schuurs quando torna?

«Peer sta andando molto bene, ma non per questo lo riavremo presto. E’ un buon processo il suo, meglio del previsto. Vi dico anche sugli altri infortunati: Vlasic come ho già detto preferisco perderci un po’ più di tempo per averlo poi tutto l’anno. Gineitis ha completato un altro step e penso che dalla settimana prossima rientra completamente a nostra disposizione».

Come ha visto Pedersen e Sosa?

«Siamo una squadra…tutti devono essere pronti ad aiutare. Anche loro devono capire che il loro apporto è importante, devono essere già pronti per domani o per entrare. Non si può avere solo 11 elementi, ma voglio una squadra che sia competitiva nei ruoli così aumenta anche la mentalità».

Per quanto riguarda i nuovi arrivi, quindi chi è più avanti tra Pedersen e Borna Sosa?

«Sosa ha fatto tutto il ritiro (con l’Ajax, ndr), forse nelle ultime due settimane è stato messo nella seconda squadra dell’Ajax. Gli manca ancora un po’ il ritmo partita, Pedersen è un po’ più pronto»