Vanoli, conferenza Torino Como: l’intervista dopo il match
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Torino, Vanoli in conferenza post Como: «La prestazione che cercavo, continuiamo così. Njie vi dico…»

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Paolo Vanoli in conferenza stampa post Torino Como, l’intervista completa del tecnico granata dopo il match di Serie A all’Olimpico Grande Torino

(Lorenzo Bosca – Inviato allo Stadio Olimpico Grande Torino) Paolo Vanoli Torino Como torna alla vittoria in . Aveva sorpreso tutti, il tecnico granata, al calcio d’inizio schierando un’inedita difesa a quattro. E invece risultato e prestazione danno ragione ai padroni di casa, che escono vittoriosi contro i rivali allenati da Fabregas. Il Toro non brilla certo, ma non esce mai dalla partita, e alla fine è propio un cambio di mister Vanoli all’ora di gioco a decidere le sorti della stessa. 

La rete messa a segno dal giovanissimo talento (ormai ex primavera) Alieu Njie dopo 75’ minuti di gioco mette fine alla striscia di tre sconfitte consecutive da parte della compagine sabauda rispettivamente con Inter, Cagliari e Lazio (addirittura quattro se si considera il ko in Coppa Italia). Lo svede riporta quindi serenità sulla sponda granata del Po’: una boccata d’aria per preparare al meglio le prossime sfide in programma. Vediamo quindi la conferenza stampa di Paolo Vanoli. L’intervista post match. 

La conferenza stampa post Torino Como inizierà a breve

Che prestazione oggi?

«Era la prestazione che cercavo: caratteriale e da Toro, è una vittoria da Toro. Avevamo espresso grandi prestazioni con risultati altalenanti, ma mi mancava vedere questa caratteristica. Deve essere una lezione, quando devi vincere a tutti i costi ti viene anche il tremore…Mi ha dato fastidio, l’ho anche prima della gara che volevo questa prestazione»

Njie è un ragazzo speciale?

Ho tanti ragazzi speciali, ho sempre detto che la Primavera mi serve. I ragazzi devono vedere come ci si allena e cosa si prova a stare in prima squadra. Ho sempre detto che li tengo in considerazione e ho spiegato la mia storia, arrivo dalle nazionali giovanili. Con me hanno esordito tanti ragazzi, io non guardo mai la data di nascita. I giovani che sono entrati devono avere uno stimolo per continuare su questa strada. Da quando si è fatto male Duvan ho detto che non cercavo svincolati perché non c’erano giocatori funzionali e volevo puntare sui giocatori che ho. Mi devono dare entusiasmo, poi devono essere bravi a capire che non hanno ancora fatto niente».

Oggi ha cambiato difesa?

«Abbiamo cambiato tanto. Dobbiamo trovare una continuità. Abbiamo fatto una grande partita dietro e soprattutto Maripan ha fatto una grande partita. C’è ancora tanta strada ma c’è fiducia». 

La voglia di non prendere gol si è vista…

«Le partite vanno giocate: tutti gli allenatori vorrebbero sempre la miglior gara, ma ci sono gli avversari. A volte devi portarle a casa con altre caratteristiche. Devono gioire anche su una fase difensiva, si devono esaltare. I cinque minuti nella nostra aerea devono esaltarli…Abbiamo trovato un Como che ha cambiato tanto e si è migliorata, ma la voglia di non prendere gol e soffrire fanno parte delle vittorie più belle»

Un pensiero su Lazaro e Vojvoda dopo oggi?

«Valentino lo conoscevo (dall’Inter, ndr) già ma quest’anno lo vedo sempre più voglioso. Deve però pretendere di più da sé stesso perché ha qualità importanti. Vojvoda è un giocatore duttile. Avere un jolly come lui, per un allenatore è importante. Entrambi però devono essere al servizio della squadra».

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