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Torino, Vanoli in conferenza: «Che emozione l’esordio, al Toro manca ancora qualcosa. Sul Milan dico…»
Torino Milan si avvicina, ecco la conferenza stampa dell’allenatore dei granata Paolo Vanoli, le dichiarazioni integrali alla vigilia della prima di Serie A
L’attesa è (finalmente) terminata. Ormai poco più di 24 ore ci separano da Torino Milan, vale a dire l’esordio stagionale della scuderia granata nella Serie A targata 2024-2025, nonché del neo allenatore Paolo Vanoli sulla panchina dei piemontesi. Quest’oggi, a partire dalle ore 13 – proprio in previsione della sfida menzionata – andrà in scena la conferenza stampa del tecnico di Varese.
Alla vigilia di quello che per lui sarà a tutti gli effetti la prima partita da disputare nel massimo campionato italiano, l’ex Venezia avrà quindi modo di confrontarsi con i cronisti circa l’impegno che attende Capitan Zapata e compagni contro i rivali di Fonseca tra le mura di San Siro. Di seguito la conferenza stampa LIVE di Paolo Vanoli pre Milan Torino.
A CHE PUNTO E’ IL TORO – «E’ al punto che mi aspettavo è un processo di crescita. Come tutti i processi ci saranno alti e bassi. Non mi spavento, ci vorrà la pazienza che a volte non si ha, compreso il sottoscritto. Sull’’impegno, siamo sulla buona strada»
BORNA SOSA – «Siamo felici (sorride, ndr) era un profilo che stavamo cercando. Aspettiamo le visite mediche prima di parlare, alzerà la qualità del Toro»
SUBITO UNA SQUADRA COME IL MILAN – «Sono tutte partite importanti, loro sono costruiti per lottare per lo scudetto. Li ho visti al trofeo Berlusconi. Servirà massima attenzione. Io voglio la prestazione così da mettere un mattoncino al nostro percorso”
A CHE PUNTO E’ SANABRIA – «Se si vuole diventare grandi giocatori, è normale avere concorrenza: si dovrà abituare a questo»
TANTI GIOVANI, QUALCUNO PU0’ SALIRE IN PRIMA SQUADRA – «Il Toro ha una storia importante, ma non bisogna mettere pressione ai giovani. Tra la Primavera e la Prima Squadra c’è un salto importante. E’ stato eccezionale averli in ritiro vicino a noi. Per loro deve essere un un sogno arrivare tra i grandi. Ad esempio Buongiorno, anche lui ha fatto delle esperienze fuori e poi è tornato. C’è chi è pronto mentre altri avranno bisogno fare esperienza. Seck? Non fa parte del progetto, Radonjic che non si è presentato pure. E’ un giocatore forte…ma non abbiamo»
ESORDIO IN SERIE A – «Ho cinquantadue anni, spero di fare questo esordio così non me lo chiedete più. Me me lo sono guadagnato…tanta gavetta: sarà emozionante, ho ancora la pelle d’oca quando ripenso alla firma con il Toro. Poi al fischio d’inizio passerà tutto, io non mi pongo limiti. A Venezia eravamo ultimi, con testa bassa e lavoro siamo stati bravi a raggiungere il sogno.E così qui»
A CHE PUNTO PERCENTUALE E’ PRONTO IL TORO – «Questa squadra non è ancora completa, lo sappiamo. Io preferisco avere pazienza e prendere giocatori mirati, senza avere fretta. A volte perdi tempo…ma in tutte le squadre si sta allungando il mercato. Voglio completare la rosa, per me esistono venti-ventidue giocatori, serva una rosa competitiva e ci stiamo lavorando»
RIENTRO SCHUURS – «Ha fatto un piccolo intervento a Londra…è andato bene. Poi farà altri controlli, io l’ho visto bene. E’ meno serio del previsto, ma sarà lunga. Vlasic? Ha iniziato a correre sul campo a media intensità. Preferisco aspettare una settimana in più che rischiare. Lui ci tiene tanto e a volte devo frenarlo, non possiamo più sbagliare perché ha avuto una ricaduta. Gineitis? E’ il più vicino al rientro, la prossima settimana tornerà in campo»
SANABRIA E ADAMS LOTTANO PER UNA POSIZIONE – «Testa a testa? Non ci sono. Sanabria e Adams, fanno parte di un gruppo di attaccanti, devono fare il bene del Toro.Poi le scelte le faccio io. Adams è un giocatore importante, ha fatto la Premier, ma anche Sanabria e gli altri lo sono. Adams è sempre pronto (ride, ndr)…»
COSA SI ASPETTA DAL TORO CONTRO IL MILAN – «Non voglio mettere pressione al Toro, spero di vedere il mattoncino della crescita. Giochiamo contro una grande squadra, che ti impegna anche per valori e sacrifici. Andare a San Siro e fare grande calcio per 90 minuti…è solo un sogno, dobbiamo capire che ci saranno più partite e più momenti, dovremo gestirli con tutti umiltà»
UNIRE LA PIAZZA GRANATA – «E’ il mio obiettivo, ma deve passare attraverso ciò che facciamo sul campo. Dobbiamo riaccendere lo spirito. Io è questo che voglio dai miei giocatori, i valori del Toro non devono mai mancare»