2015

Vanin: «Ghirardi e Leonardi devono pagare»

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Il laterale difensivo invischiato nella “ragnatela” Parma

Cresciuto nel Torino, Ronaldo Vanin ha sviluppato la sua carriera in Lega Pro, ma attualmente è invischiato nella ragnatela che si è formata sull’asse Parma-Nova Gorica. Il laterale difensivo, infatti, non prende lo stipendio da 70 mila euro all’anno da 13 mesi ed è pure senza squadra: «A gennaio avevo trovato l’accordo con l’Arezzo per far ritorno in Italia. Sarei dovuto rientrare al Parma, che mi aveva dato in prestito al club sloveno, quindi i ducali mi avrebbero girato nuovamente in prestito all’Arezzo. Il 15 gennaio mi sono liberato dal Nova Gorica, di fatto rescindendo, ma il 27 dello stesso mese ho scoperto che il Parma non mi poteva riprendere perché aveva già tutti i posti da extracomunitario occupati. E così, oltre a non vedere un euro da più di un anno, mi sto anche allenando con il Nova Gorica, grazie alla disponibilità del tecnico Cesare Beggi, senza avere la possibilità di disputare amichevoli, né, tantomeno, gare ufficiali. Sono un calciatore, ma a differenza di illustri colleghi, e come la maggior parte dei calciatori dalla serie B in giù, vivo dello stipendio mensile», ha raccontato il brasiliano, come riportato da Tuttosport.

ALL’ATTACCO – Evidente il risentimento di Vanin nei confronti dell’ex dirigenza del Parma, che non ha contribuito a coprire i suoi emolumenti. E, infatti, attacca l’ex patron del club ducale Tommaso Ghirardi: «Deve pagare per quello che ha fatto, ha messo in difficoltà molte famiglie e non ci ha nemmeno messo la faccia». E non è andato leggero nemmeno con l’ex amministratore delegato Pietro Leonardi: «Mi ha preso in giro. A fine aprile del 2014 assieme ai compagni di proprietà del Parma in prestito al Nova Gorica ci eravamo presentati a Collecchio: non volevamo più allenarci, visto che non vedevamo il becco di un quattrino. Lui ci aveva chiesto un po’ di pazienza, dicendo che il periodo era complicato e che i soldi sarebbero comunque arrivati. Considerato il quadro del Paese, gli avevamo dato credito. Pensate che ci aveva garantito che il Parma era l’unica società di A che non aveva debiti, che il patrimonio, tra Collecchio e non so quali altri beni, era importante. Fate voi…».

FUTURO – Ora Ronaldo Vanin vuole pensare solo al suo futuro: «Ho parlato con alcune società di Lega Pro, ma anche con due tecnici con i quali ho lavorato e che adesso allenano in serie D: Morgia che è a Siena e Zichella che guida il Chieri. A giugno valuterei anche club dilettantistici. Dopo quello che ho passato non mi interessa la categoria, però cerco una società sana. Di buono c’è che entro qualche settimana dovrei diventare un cittadino italiano, almeno un problema, non avere più i limiti imposti dallo status di extracomunitario, sarà risolto». 

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