2013

Under 21, la rivincita di Di Biagio: Italia nuovamente in corsa per l’Europeo del 2015

Pubblicato

su

ITALIA UNDER 21 BELGIO EUROPEI 2015 – Il compito di Luigi Di Biagio era tutt’altro che semplice e l’inizio della sua avventura sulla panchina dell’Under 21 azzurra è lì a dimostrarlo: l’ex calciatore, tra le altre, di Roma e Inter, infatti, ha preso le redini di una squadra totalmente rivoluzionata rispetto a quella che lo scorso giugno raggiunse la finale dei Campionati Europei disputati in Israele. I vari Insigne, Florenzi e Gabbiadini sono soltanto un lontano ricordo: Di Biagio ha dovuto plasmare da zero un gruppo totalmente nuovo, composto, peraltro, da calciatori che giocano (nella maggior parte dei casi anche poco) in Serie B. Poche le eccezioni, come Bardi, titolare nel Livorno, e Baselli, Bianchetti, Antei e Biraghi che comunque trovano poco spazio nei club di appartenenza.

CRITICHE – L’avvio, dicevamo, è stato ricco di difficoltà: dopo il roboante 4 a 1 rifilato alla Slovacchia in amichevole, alla prima gara ufficiale – valida per le qualificazioni all’Europeo del 2015 che si svolgerà in Repubblica Ceca – la banda azzurra è stata subito sconfitta. A Rieti il Belgio dei ‘giovani terribili’ si è imposto per tre reti ad uno: un risultato pesante, soprattutto perché ha complicato – e non poco – il cammino italiano verso la qualificazione: le prime classificate dei 10 gironi e le quattro migliori seconde si sfideranno nei playoff per determinare chi raggiungerà i padroni di casa nella fase finale. 

RIPRESA – E’ andata meglio nella seconda gara, in trasferta sul campo della modesta Cipro: 2-0 per l’Italia, sebbene il risultato sia maturato solo nel finale. Il vero capolavoro, però, Di Biagio e i suoi ragazzi lo hanno messo in scena ieri: a poco più di un mese di distanza dal ko casalingo, gli azzurri hanno espugnato il campo dei ‘Diavoli Rossi’ grazie alla rete di Battocchio, con una prestazione convincente e da vera squadra, organizzata nel gioco e capace di chiudersi e soffrire nei momenti più difficili. Tre punti che, di fatto, riaprono i discorsi anche in chiave primo posto: il Belgio è sempre primo a quota 12 ma con cinque gare disputate, Bianchetti e compagni salgono a 6 con tre partite giocate. 

OSSATURA – Di Biagio non ha la bacchetta magica, ovviamente, e in un mese non può aver rivoluzionato la squadra. Ma, di certo, è riuscito in questo breve lasso di tempo a capire quale sia l’ossatura base della squadra: Bardi in porta, Bianchetti in difesa, Baselli e Viviani a centrocampo, e Belotti in attacco. E non se la prendano gli altri non citati, ma questo ‘scheletro’ sembra essere destinato a rappresentare la ‘spina dorsale’ degli azzurrini sino al 2015.

LEADER – Tutti e cinque, a loro modo, sono dei leader: Bardi è a tutti gli effetti un predestinato, le sue qualità sono troppo evidenti per non essere prese in considerazioni. Anche contro il Belgio è stato decisivo: strepitosa la parata sul tiro da due passi di Mpoku. Di Biagio, se proprio, deve sperare che, dopo il Mondiale in Brasile, la nazionale maggiore non glielo strappi per dar vita ad un nuovo corso. Bianchetti può essere considerato la vera rivelazione: già presente nella spedizione israeliana dello scorso giugno, il difensore cresciuto nell’Inter ha conquistato – e meritato – i gradi di capitano: con quella fascia al braccio e gli interventi decisivi, ieri è sembrato di rivedere il Cannavaro dei Mondiali di Germania. Funziona a meraviglia la coppia Viviani-Baselli: l’ex faro della Primavera della Roma gioca alla De Rossi, lasciando al centrocampista atalantino il compito – svolto alla perfezione – di mettere i compagni davanti alla porta.

GRANDI SPERANZE – La bravura di Di Biagio è stata proprio nel riuscire a responsabilizzare anche calciatori abituati a palcoscenici diversi, praticamente quello della Serie B, visto che solo Bardi gioca con continuità in A. A novembre, contro Irlanda del Nord a Foggia e Serbia in trasferta, gli azzurrini saranno chiamati ad una prova di maturità: ma se i presupposti sono questi, Di Biagio può star più che tranquillo.

Exit mobile version