Un popolo che ora sogna il colpo grosso - Calcio News 24
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Un popolo che ora sogna il colpo grosso

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Giornata lunghissima quella dell’NH Hoteles in Corso d’Italia a Roma: si è tenuta qui la seduta della Corte Federale della Giustizia Sportiva chiamata a decidere sul ricorso che gli avvocati – Mattia Grassani per il Napoli, Luciano Ruggiero Malagnini per Cannavaro e Grava ed Edoardo Chiacchio per Gianello – avevano immediatamente presentato in merito alla sentenza della Commissione Disciplinare che condannava il Napoli per responsabilità oggettiva alla penalizzazione di due punti  e i due calciatori per omessa denuncia del tentativo d’illecito architettato da Gianello per la partita Sampdoria-Napoli del 16-05-2010 (leggi qui la ricostruzione della vicenda e la sentenza integrale in primo grado).

RICORSO ACCOLTO – Quando alle 17:08 di un pomeriggio che arrivava soltanto dopo le memorie difensive degli avvocati ed in prima persona del presidente Aurelio De Laurentiis che si erano tenute in mattinata, è di fatto terminata la riunione in Camera di Consiglio della Corte Federale, filtravano le prime indiscrezioni sull’esito della sentenza. I segnali iniziali, raccolti in prima persona insieme ad altri cronisti che presidiavano l’aula in cui la Corte era riunita senza che la stessa fornisse indicazioni ufficiali, risultavano contrastanti: quando però un componente della Corte ha commentato con “pulizia e soddisfazione il risultato a cui si era giunto”, qualcosa ha iniziato a far pendere la bilancia dalla parte del Napoli. Alle 17:20, dopo una brevissima pausa, ricominciavano i lavori ma era soltanto per definire le formalità ed apporre le firme sulla sentenza. Un’ora e poco più di attesa per la definitiva chiusura delle operazioni e le clamorose indiscrezioni raccolte in merito all’esito felice per il popolo partenopeo: ricorso accolto, il Napoli può esultare (Rivivi qui il Live della giornata).

LA CHIAVE DI SVOLTA – E’ l’avvocato Chiacchio – legale di Matteo Gianello – ad indicarci la strada seguita dalla Corte Federale: derubricazione del reato di illecito sportivo contestato a Matteo Gianello (violazione dell’Articolo 7 del Codice di Giustizia Sportiva) e condanna per slealtà sportiva (Art.1 del suddetto Codice). Ecco dunque spiegato lo stravolgimento delle sentenze espresse dalla Commissione Disciplinare: Gianello passa da 39 a 21 mesi di squalifica ma cade giocoforza l’omessa denuncia per Cannavaro e Grava, non accusabili più di nulla perché non c’è più illecito. Resta invece la responsabilità oggettiva della Società Sportiva Calcio Napoli, chiaramente non più in merito al tentativo di illecito addebitato in prima battuta a Matteo Gianello ma quanto al principio di lealtà sportiva: la conseguenza immediata è la cancellazione dei due punti di penalizzazione inflitti dalla Commissione Disciplinare, alla società resta un’ammenda di 50.000,00 euro da pagare a causa del persistere di una diversa forma di responsabilità oggettiva.

UN POPOLO IN FESTA – Napoli è una città che vive anche – doveroso sottolineare questo “anche” – di calcio ed ha accolto con gioia incredibile un esito auspicato soltanto dai più ottimisti in queste dimensioni così positive. La classifica dei partenopei ritorna ad essere quella reale – nel senso che risponde ai punti legittimamente conquistati sul campo – e, inutile nascondercelo, complici le battute d’arresto della favorita Juventus il sogno è tornato d’attualità. Napoli e tutto il popolo partenopeo disseminato in ogni angolo del mondo pensano al colpo grosso, coscienti dei soli tre punti che dividono la squadra dalla vetta e forti del fervore di una piazza che, se da un lato può contribuire alla facile instabilità, dall’altro può risultare un valore aggiunto in una sfida ora tutta da scrivere. Con un entusiasmo oggi alle stelle. Napoli ci crede, la società, dopo il gran colpo incassato quest’oggi, ha ancora due settimane di tempo per eventualmente regalare a Mazzarri ulteriori rinforzi – essenzialmente nel pacchetto difensivo – e completare gli ingredienti per la buona riuscita di un piatto ritornato d’un colpo così dolce.

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