2016
Un Catania a “costo zero” potrebbe far gola a Vergara
Pulvirenti propone la cessione del titolo pagando i soli debiti societari
Il Catania ha voglia di ripartire. La società etnea del Presidente Antonino Pulvirenti, messa in archivio la salvezza in Lega Pro senza passare dalla lotteria dei Play Out, rimane in attesa di acquirenti che possano risollevare le sorti di un club caduto in disgrazia nell’arco di pochi mesi. Da tempo circolano indiscrezioni su potenziali offerte pervenute al sodalizio rossazzurro, ma la dirigenza siciliana ha sempre smentito tutti i nomi che hanno finora alimentato i “rumors”.
LA SPERANZA ARRIVA DAL MESSICO – Il nome di Jorge Vergara, imprenditore messicano nel comparto degli integratori alimentari, è da tempo accostato al Catania, stante anche la forte passione dell’industriale centramericano per il mondo del pallone. Vergara, infatti, dopo essere stato presidente in Costa Rica del Deportivo Saprissa, ha scelto la sua terra natia per coltivare la sua passione, diventando il patron del Chivas de Guadalajara, club militante nella Primera División, strappando un clamoroso benestare da parte di Johan Cruijff che per un arco di tempo ha preso l’incarico (senza particolari successi) di Direttore Generale del club delle “capre striate”.
UN CAUTO OTTIMISMO – Secondo il quotidiano “La Sicilia”, le voci di un interesse per il Catania da parte di Vergara sarebbero confermate, nonostante il suo entourage abbia seguito diversi club italiani attraverso il valido supporto dello Studio Catarraso di Roma, che da sempre si occupa di società sportive. Dietro tutto ci sarebbe il “solito” Pietro Lo Monaco, ex amministratore delegato del club etneo, che avrebbe sponsorizzato l’operazione di acquisto del team rossazzurro.
CATANIA A COSTO ZERO – Sempre in base agli ultimi aggiornamenti della testata siciliana, Pulvirenti avrebbe acconsentito cedere il titolo sportivo a “costo zero”, richiedendo ai potenziali acquirente il solo pagamento dei debiti emersi nell’ultimo bilancio, nonché di quelli futuri che emergeranno a chiusura dell’esercizio in corso. Dall’operazione resterebbe escluso il Centro Sportivo di Torre del Grifo, impianto gravato da mutu. Intanto, tutto resta in stand-by. La Catania sportiva ci spera.
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo