2014

Un alieno all’Olimpico

Pubblicato

su

Spaventoso Pogba nella prova monstre della Juventus sul campo della Lazio

Spaventosa dimostrazione di forza della Juventus nello scenario dell’Olimpico di Roma: sul campo di una Lazio ambiziosa come mai nel suo recente passato arriva uno 0-3  che non lascia spazio a dubbi e che risulta addirittura ridimensionante di una prestazione totale. Bianconeri mostruosi e trascinati da un Pogba in versione maestosa.

IL “CASO” POGBA – Unico per completezza di caratteristiche: trovare un calciatore che sia al contempo straripante sotto il profilo fisico-atletico e dotato di una qualità superiore è opera complessa, ancor più ardua se al tutto viene abbinata la capacità di incidere e dunque tramutare il bagaglio tecnico e l’immenso talento a disposizione in giocate proficue. Ecco Paul Pogba: signore del centrocampo e freddo negli ultimi metri, te lo ritrovi a rincorrere l’avversario – ovviamente basta questo per spaventare chiunque graviti dalle sue parti – ed un attimo dopo a tu per tu con il portiere. Lì dove può inscenare un repertorio da fantasista puro: in occasione del primo gol offre alla platea un controllo di palla mostruoso e la capacità di restare in equilibrio braccato dall’avversario, si ripete nel secondo tempo con una finta destro-sinistro oggettivamente imbarazzante se ci mettiamo nei panni del povero Marchetti.

MARGINI DI CRESCITA – Tra i due splendidi gol l’immancabile ciliegina sulla torta: Pogba inventa un calcio a giro dal limite sinistro dell’area di rigore che attraversa lo spazio prima di infrangersi all’incrocio dei pali. Un alieno. Un brivido lungo alcuni secondi e la sensazione di assistere ad uno spettacolo di arte varia con un protagonista nel pieno della sua esplosione psicofisica e tecnica. Un classe ’93 decisamente particolare: solitamente a quell’età – se non sei un fenomeno – possono prevalere altri aspetti, nel suo caso la determinazione e la volontà di entrare nel gotha dei primi calciatori al mondo è talmente preponderante da farlo sembrare un attore navigato. Uno che calca i campi da anni quando invece è appena alla sua quarta (ma di fatto terza) stagione da professionista. Insomma viene il mal di testa a pensare dove Paul Pogba possa arrivare: si intenda, è un calciatore già fatto, ma negli anni chiunque acquisisce maggiore consapevolezza e dunque l’attuale scenario ci racconta di un potenziale Pallone d’Oro. Non a caso già oggi è l’unico esponente della Serie A a concorrere per il trofeo personale più ambito.

E CON LUI UNA JUVE DA PAURA – Oggettivamente imbarazzante (per gli avversari) la prova di forza palesata dalla Juventus sul campo della Lazio: una prestazione che spazza via i desideri di un campionato più equilibrato rispetto ai recenti standard della nostra Serie A. Questa Juventus è una macchina da gol che subisce col contagocce, in molti – proprio tra i suoi supporter peraltro – dovranno fare mea culpa: l’accoglienza riservata ad Allegri è stata poco edificante ma il tecnico toscano si è rivelato prima umile ed intelligente nel non modificare l’impianto che aveva portato in eredità tre scudetti, poi caparbio nel prendersi la Juventus e farla sua. Il risultato? Una squadra oggettivamente monstre che recita all’unisono ed abbina come nessuna sul panorama nazionale il responso del campo alla qualità della prestazione. Ecco, la grande sfida di Allegri arriva sul palcoscenico europeo: vietato sbagliare in casa del Malmoe e poi allo Juventus Stadium con l’Atletico Madrid finalista della scorsa Champions League. Se così sarà il buon Max avrà definitivamente messo le mani sul mondo Juve e potrà lavorare con un ulteriore quid di serenità, altrimenti sul suo capo pioverebbero puntuali le critiche degli immancabili nostalgici di turno. Un crocevia determinante: certo, con questo Pogba… 

Exit mobile version