2016
Paloschi: «Swansea? Rifarei questa scelta»
L’ex giocatore del Chievo racconta i primi mesi nel campionato inglese: «Qui calcio più fisico con ritmi altissimi»
Una delle operazioni in un certo senso più clamorose nell’ultima finestra di mercato di Serie A è stata senza dubbio quella che ha portato Alberto Paloschi in Premier League. Ad investire sul giocatore del Chievo è stato lo Swansea City di Francesco Guidolin: difficile dire di no a una proposta di 10 milioni di euro per una società come i gialloblu, che comunque non hanno sentito più di tanto la mancanza dell’ex Milan, a giudicare dagli ultimi risultati. Una sfida davvero interessante quella che attendeva Paloschi, che ha giocato 9 partite in Premier mettendo a segno 2 gol contro Tottenham e Stoke City, ma che non ha rimorsi.
SENZA RIMPIANTI – Ai microfoni di Sky Sport, l’ex centravanti del Genoa ha raccontato questi primi mesi in Galles. «Qui si sta bene, è una bella città, se tornassi indietro rifarei questa scelta: ti migliora come uomo. Ho un piccolo appartamento che si affaccia sulla spiaggia, quando mi alzo al mattino vedo l’oceano. Non dimenticherò mai il primo gol in Premier contro il Tottenham, in un bellissimo stadio e contro una grandissima squadra: qui c’è un campionato differente rispetto all’Italia, è più fisico, è un contropiede unico. Quando si finisce un’azione da una parte si riparte subito dall’altra, quindi c’è un grandissimo ritmo, mentre in Italia c’è più tattica, aspetti l’avversario e cerchi di fare più contropiede».
A SCUOLA DI PREMIER – Paloschi poi prosegue: «Sto andando a lezione di inglese intanto, mentre il mister è già avanti con la lingua e con la squadra parla un po’ più lentamente rispetto ad altre persone dello staff. Obiettivi? Il calcio è imprevedibile, non si sa mai: vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile, poi vedremo a che punto saremo. Il Leicester? E’ come se in Italia una squadra come il Chievo fosse prima in classifica davanti a grandi squadre come Juventus, Inter, Milan e Roma per vincere lo scudetto, una cosa impensabile. Speriamo che possano avere una brutta domenica contro di noi per vincere poi le partite rimanenti».