2016

Palermo, Micciché: «La B non sarebbe un dramma? Non avete capito Zamparini»

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Il vicepresidente dei rosanero spiega le parole del suo patron

Con la sconfitta patita in casa della Juve e le contemporanee vittorie di Carpi e Frosinone avvicinano sempre di più lo spettro della Serie B per il Palermo. Sul campionato disgraziato dei siciliani pesano, e non potrebbe essere altrimenti, gli innumerevoli cambi di panchina e i problemi di spogliatoio conclusi poi anche con un ambiente esterno decisamente non sereno. I rosanero non stanno vivendo un bel periodo, con i tre punti dal Carpi che sembrano una montagna altissima da scalare, per evitare quella che sarebbe la seconda retrocessione in appena tre anni, per una squadra che negli ultimi anni ha avuto in rosa gente come Dybala, Pastore, Cavani, Amauri, Toni e Grosso. 

PRECISAZIONE – Il patron del Palermo Zamparini qualche tempo fa ha confessato che per lui «andare in Serie B non sarebbe un dramma» e queste parole sono state molto discusse, con chi gridava a un piano già architettato per far scendere il club in cadetteria e non spendere per rinforzare la rosa. A precisare le dichiarazioni di Zamparini ci ha pensato Guglielmo Micciché, vicepresidente del Palermo intervenuto a Radio Sportiva: «Quando Zamparini dice che retrocedere non sarebbe una tragedia, intende dal punto di vista sportivo, perché si può ripartire e tentare di tornare subito in Serie A, che per noi è un valore aggiunto. Di certo non sarebbe una bella cosa a livello economico, basti pensare ai diritti tv, alla biglietteria e agli sponsor. Nell’anno della Serie B abbiamo chiuso con un deficit importantissimo e ci siamo ritrovati a cedere Dybala e Belotti per ripianarlo». 

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