2016

11 campioni che hanno giocato il Torneo di Viareggio

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Alcuni dei grandi campioni che hanno giocato il Torneo di Viareggio

Il Torneo di Viareggio, giunto alla 68esima edizione, è da sempre una fucina di talenti. Forse non molti sanno che il Torneo di Viareggio deve le sue origini a Torquato Bresciani (lo “Stadio dei Pini” di Viareggio è intitolato a lui) e fu lanciato nel dopoguerra come segnale per ripartire e per mettersi alle spalle le atrocità della Seconda Guerra Mondiale. Quest’anno gli osservatori di calcio ma anche i semplici tifosi hanno potuto ammirare, fra gli altri, il talento di La Gumina del Palermo, autore fin qui di ben 7 reti, ma anche i vari Di Massimo della Juventus, Filipovic dello Spezia e Castrovilli della Fiorentina in prestito dal Bari. In passato, il torneo dedicato alla Primavera, ha visto protagonisti alcuni grandi calciatori divenuti poi campioni.

IL PRIMO FU CERVATO – Ecco i migliori 11 campioni ammirati nelle 68 edizioni del Torneo di Viareggio. E’ sempre difficile fare una selezione tra i migliori calciatori, viste anche le epoche diverse di appartenenza, ma noi di Calcionews24.com ci proveremo, consci di non poter mettere tutti d’accordo. Il primo grande nome visto nel corso dell’allora Coppa Carnevale è indubbiamente Sergio Cervato, difensore goleador della Fiorentina. Cervato, privo del pollice della mano destra, amputato in seguito a un incidente con un attrezzo agricolo in gioventù, fu autore nella sua carriera di 45 gol, nel suo ruolo è secondo solo a Giacinto Facchetti. Cervato dopo la Guerra fu scartato dalla Sampdoria e venne ingaggiato dalla Fiorentina e si mise in mostra al torneo di Viareggio. Dopo la Fiorentina vestì le maglie di Juventus e Spal. Era un difensore goleador, abile anche a trasformare i calci di rigore (ne realizzò 24 in serie A).

IL GRANDE NUMERO 1: DINO ZOFF – Tanti i grandi portieri visti all’opera al Viareggio, uno dei migliori, è l’eterno Dino Zoff. Il portierone della Nazionale, campione del Mondo poi nel 1982 a 40 anni (è il vincitore più anziano di sempre), legò la sua carriera principalmente alla Juventus, militò per undici anni a cavallo degli anni 1970 e 1980, senza mai saltare una partita di campionato con i bianconeri. Al Torneo di Viareggio Zoff però vestiva un’altra maglia bianconera, quella dell’Udinese, la squadra che lo fece esordire in serie A. Zoff inoltre ha vestito nel corso della sua lunga carriera le casacche di Mantova e Napoli.

I SIGNORI DEL CALCIO: FACCHETTI E SCIREA – Dici Dino Zoff e non puoi non pensare alla Nazionale. Insieme a lui spiccano i nomi di due grandi difensori, due grandi icone di un calcio che non c’è più, quali Giacinto Facchetti e Gaetano Scirea. Facchetti, bandiera dell’Inter, Scirea, emblema della Juventus che ha vestito anche la maglia dell’Atalanta: due grandi uomini che hanno iniziato a mettersi in mostra e a farsi apprezzare nel mondo nel calcio proprio nel Torneo di Viareggio.

LA BANDIERA NERAZZURRA – Restando in tema del calcio che fu non si può non citare Sandro Mazzola. Nato come centravanti, nel corso della carriera arretrò il proprio raggio d’azione sino a trasformarsi in mezzala offensiva, ed esordì in serie A nella famosa sfida di ripetizione tra Juventus e Inter, gara sospesa e rinviata per invasione di campo: i nerazzurri per protesta mandarono in campo la Primavera e persero per 9 a 1 (l’unico gol interista fu segnato proprio da Mazzola). Mazzola legherà per sempre la sua carriera all’Inter vestendo solo la maglia nerazzurra, dalle giovanili alla prima squadra.

I DUE MURI – Facciamo un salto ai giorni nostri, nominando però altri grandissima campioni del passato che hanno calcato il terreno di gioco della Viareggio Cup: Luciano Chiarurgi, Paolo Rossi, Giancarlo Antognoni, Bruno Conti, Roberto Boninsegna, Enrico Albertosi, Picchio De Sisti, Roberto Bettega, Paolino PuliciCiccio Graziani, Bonimba Boninsegna, Mariolino Corso, Beppe Furino. Tra i grandi campioni che hanno segnato l’epoca moderna ci sono sicuramente Fabio Cannavaro e Alessandro Nesta, campioni del Mondo nel 2006 con l’Italia, e due dei migliori difensori della storia del calcio. Cannavaro iniziò nel settore giovanile del Napoli, la squadra della sua città. Esordì in Serie A il 7 marzo 1993 a 19 anni nella sconfitta per 4-3 a Torino contro la Juventus e nonostante un fisico non proprio statuario riuscì a farsi valere sfruttando le sue doti anticipo, chiusura e capacità di rilanciare l’azione. Alessandro Nesta è stato un grande difensore, forse uno dei centrali più eleganti ammirati negli ultimi anni ed uno dei più completi, fermato a volte da alcuni problemi fisici. Nesta bandiera della Lazio dal 1993 al 2002 (è il capitano più vincente della storia dei biancocelesti con 7 trofei alzati al cielo) e successivamente del Milan dal 2002 al 2012.

3…10 – Negli anni di Nesta, bandiera della Lazio, la Roma poteva contrapporre Francesco Totti. Er Pupone nel corso della sua carriera ha vestito solo ed esclusivamente la maglia della Roma e ha giocato nel Viareggio naturalmente con la casacca romanista. E’ stato uno dei grandi numeri 10 del calcio italiano insieme a Roberto Baggio ed Alessandro Del Piero: anche il Divin Codino e Alex hanno messo in campo il loro talento alla Viareggio Cup. A differenza di Totti e Del Piero (che ha vestito per tutta la carriera la maglia della Juventus ma ha iniziato a giocare nel Padova e ha chiuso la sua avventura da calciatore in Australia con il Sydney e in India con i Delhi Dynamos), Baggio è stato un nomade del pallone vestendo 7 maglie.

IL MAESTRO – Uno dei migliori talenti italiani di sempre, invidiatoci in tutto il mondo è senza dubbio Andrea Pirlo. Il genietto di Flero (provincia di Brescia), l’Architetto, il Professore, Mozart o semplicemente il Maestro (questi alcuni dei soprannomi affibbiati a Pirlo) ha rivoluzionato il ruolo di regista: le sue giocate, i lanci illuminanti, la precisione millimetrica sui calci piazzati lo hanno reso celebre. Pirlo ha vestito nella sua carriera le maglie di Brescia, Inter, Reggina, Milan e Juventus, gioca attualmente nella MLS con i New York City.

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