2016

Venezia, Tacopina: «Faremo acquisti di qualità. Sul progetto stadio…»

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Il presidente è tornato in Italia e si gode la promozione in Lega Pro

Il Venezia continua a vincere nonostante la promozione già ottenuta in Lega Pro. 4-0 nell’ultimo match giocato contro il Giorgione con un tifoso in più: il presidente Tacopina è tornato per festeggiare la fantastica stagione dei suoi. Ecco le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport: «Abbiamo il record di reti di tutta la D (gli 87 centri sono il primato di tutti i campionati dalla A alla quarta serie, ndr), ovvio che sia Serafini, uno dei pochi giocatori capaci di segnare una tripletta a Buffon nella stessa partita, il nostro cannoniere».

VENEZIA COME BOLOGNA – «A Venezia ho ripetuto il percorso di Bologna. Dapprima ho lavorato forte sulla comunità per ristorare orgoglio, passione e una visione del futuro nei colori della squadra della città, in questo caso non una città qualunque ma un centro storico, culturale, artistico che non ha eguali. Poi è cresciuta la squadra, impostata su alcuni giocatori di categoria superiore. Anche Fabiano, Soligo e altri hanno accettato di scendere in D richiamati dalla credibilità del progetto incentrato sul piano calcistico nella figura di Giorgio Perinetti, un grande acquisto, il primo che ha creduto in me. Ho delegato a lui la gestione sportiva, io mi occupo dei rapporti istituzionali, commerciali e ambientali».

STRUTTURE E BUSINESS – Sul progetto strutturale, poi, Tacopina ha confermato: «E’ il motore di tutto, senza la costruzione di un nuovo stadio tutto quello che abbiamo fatto finora non avrebbe senso. Il vecchio Penzo è un impianto romantico, legato all’Isola di Sant’Elena, con le Dolomiti sullo sfondo: quest’anno abbiamo richiamato la più larga affluenza di pubblico negli ultimi 15 anni, con punte di 6mila spettatori, ma non basta perché è scomodo e non si coniuga con un piano di sviluppo legato alla crescita della città. Da tempo sono in contatto col sindaco Brugnaro, abbiamo idee comuni, lui è stato importante per il mio approdo a Venezia. Il progetto prevede uno stadio da 20mila, un’arena da 10mila, collegati ad un centro commerciale, con alberghi e un museo sul Venezia calcio. Non c’è fretta, sto cercando partner, anche a Dubai».

NON SOGNI, MA OBIETTIVI – «I have no dreams, I have goals. Non ho sogni ma obiettivi. Quello calcistico è di arrivare in Serie A in due anni. Vuol dire centrare altrettante promozioni. E’ un traguardo difficile come difficili sono state le promozioni con Bologna e Venezia. Ma sono convinto che ce la faremo. Il prossimo step è vincere la Lega Pro. Per riuscirci vogliamo puntare sulla continuità confermando il nucleo forte della promozione a cominciare dall’allenatore Giancarlo Favarin. Il suo arrivo, dopo l’esonero di Favaretto, ha dato più forza e aggressività alla squadra. Sapevate che Antonio Conte è un suo estimatore? Perinetti ha chiamato il c.t. per avere referenze. E Conte ha garantito per Favarin». 

IL CALCIOMERCATO – Inevitabile, poi, un cenno al calciomercato. Ecco il Tacopina pensiero: «Punteremo ad acquisti di qualità, direi più di tre. Quest’anno abbiamo speso circa 3,5 milioni per la gestione che in Lega Pro saliranno a 6,5. Vogliamo fare una squadra competitiva anche per il futuro. E stiamo progettando un centro per le giovanili che sorgerà vicino al Taliercio, a Mestre, con campi nuovi e un convitto per i ragazzi che vengono da fuori. Perinetti sta cercando giovani promesse anche all’estero. Zamparini? E’ un amico e mi ha chiesto di fare da mediatore negli Usa. Conosco un paio di investitori nel ramo immobiliare con origini siciliane che sono interessati. Attendo sviluppi ma non intendo entrare nel Palermo. Il mio calcio è a Venezia».

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