2016
Udinese, Pozzo: «Pronti a sfidare i capitali stranieri»
Continua: «Saremo tra i club proiettati verso il futuro»
Procede a gonfie vele il progetto dei Pozzo all’Udinese. Pochi giorni e saranno 30 anni per Gianpaolo Pozzo al timone della compagine friulana, anni di soddisfazioni e riconoscimenti che lo porteranno, vista la cessione del Milan in arrivo per Silvio Berlusconi, il patron più longevo della Serie A. Intervistato dal Messaggero Veneto, Gianpaolo Pozzo ha parlato così del futuro bianconero: «Una società pronta a sfidare anche i capitali stranieri. Anche i cinesi. Abbiamo le conoscenze e gli strumenti per farlo. La struttura societaria che adesso viene orchestrata dai miei figli è solida e con lo stadio di proprietà possiamo far parte delle realtà del calcio italiano già proiettate verso il futuro».
PROSEGUE POZZO – Continua il patron dell’Udinese, parlando dei rimpianti per alcuni trofei mancati ma non solo: «Rimpiango la Coppa Italia del 2005, in semifinale ci siamo consegnati alla Roma. La coppa Uega del 2009? No, la coppa che ci manca è quella che doveva portarci Spalletti. Il miglior allenatore? Tutti e nessuno. Ti innamori quando vinci, poi la magia svanisce: fa parte del calcio. L’Udinese più forte quella del 2010? No, quella del terzo posto nel 1998, con Poggi, Bierhoff e Amoroso là davanti».