2016

Torino – Napoli, Mondonico: «Sarri, metti le quattro punte»

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Continua: «Fuori Hamsik e dentro Gabbiadini: ecco perchè»

Crocevia importante per il Napoli nella strada verso il secondo posto la gara in programma domenica, valida per la 37^ giornata di Serie A, contro il Torino. Ad analizzare la sfida dello stadio Olimpico è intervenuto il doppio ex Emiliano Mondonico a Il Mattino: «La partita non arriva nel momento migliore per il Napoli. Il Toro venderà cara la pelle. Granata fuori da tutto? Però hanno vissuto di recente momenti molto particolari. La settimana delle celebrazioni di Superga, la squillante vittoria di Udine. Il fatto di dover giocare davanti al proprio pubblico per l’ultima volta in questa stagione. Sono motivazioni fortissime, il Toro avrà grinta da vendere. Conosco bene quell’ambiente. Napoli avrà stimoli fortissimi? La prima differenza la farà il grado di concentrazione, oltre alla fame di voler vincere a tutti i costi. La conquista del secondo posto sulla carta mi pare una spinta più che sufficiente per puntare dritti ai tre punti. Torino crocevia per qualificazione diretta in Champions? Direi proprio di sì. Per quanto il calendario dica che all’ultima giornata ci sia un Milan-Roma abbastanza incerto, ritengo che a quell’appuntamento si arriverà a giochi già fatti. Perchè il Napoli liquiderà il Frosinone al San Paolo e i giallorossi non si lasceranno scappare un’occasione così ghiotta. Chi è secondo domenica sera, lo resterà fino alla prossima settimana».  

CONTINUA MONDONICO«Rischia più Napoli o Torino? Il Napoli. I granata giocano in casa e non hanno nulla da perdere perché non c’è niente in ballo per loro. Sono più spensierati, come ha dimostrato la goleada di Udine. Gli azzurri invece si giocano l’obiettivo più importante della stagione e avranno addosso una tensione sicuramente più forte. Chissà come la gestiranno. Ruolino di marcia in trasferta non incoraggiante? Auspico per il Napoli un’inversione di rotta netta. Sia nel gioco che soprattutto nel risultato. Fuori casa non ha fatto benissimo, è vero, questa però equivale alla partita della vita. A una finalissima. I ragazzi di Sarri dovranno essere perfetti. Come me la giocherei al posto di Sarri? Con una mossa a sorpresa: fuori Hamsik e dentro Gabbiadini. Quattro attaccanti?Assolutamente sì. Può sembrare un azzardo ma lo farei in questo modo. Il Toro fa un 3-5-2 che in fase difensiva si traduce in 5-3-2. Con quattro punte e in fase di ripartenza, vado a crearmi la superiorità: quattro attaccanti miei contro tre difensori loro. A gara in corso? Non è la stessa cosa. Cambiare durante il match equivale a dover fronteggiare un’emergenza, partire invece con un assetto tattico così spregiudicato significare mandare un messaggio forte e sorprendente agli avversari».

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