2016

Sampdoria, Albeggiani: «Vi racconto come doveva essere la mia SampTv»

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L’ex direttore marketing parla in esclusiva a Sampnews24

Giuseppe Albeggiani, ex direttore marketing della Sampdoria, ha concesso un’intervista esclusiva ai colleghi di “Sampnews24.com” parlando in occasione della presentazione del suo libro “Smarketing“. Albeggiani, alla guida del settore marketing del Doria per 5 mesi, ha raccontato il suo rapporto con Ferrero e le sue idee per la Sampdoria: «Avevo progettato una SampTv diversa: L’idea era quella non di fare una televisione della Sampdoria, ma sfruttare la Sampdoria come base iniziale per fare un canale con i contenuti giusti per tutti i tifosi di calcio, partendo da quelli blucerchiati appunto. Ma soprattutto non sarebbe stata più una televisione locale, ma nazionale. Volevo sfruttare la libreria cinematografica di Ferrero e i contenuti che avrebbero portato alcuni ex dirigenti Rai. La nostra SampTv aveva tantissimi contenuti, non c’era la partita, chiaramente, ma tanto talk show soprattutto in chiave femminile: nessuno lo fa in Italia ma poi con Ferrero non se n’è fatto nulla».

GLI SPONSOR – Albeggiani ha poi parlato del main sponsor della Sampdoria. E’ difficile conquistare uno sponsor vero secondo l’ex direttore marketing della Samp, Ferrero non voleva attivarsi per la ricerca di uno sponsor, si aspettava che fosse lo sponsor a chiamare la Sampdoria ma nel difficile mondo del business ci sono poche squadre al mondo a potersi permettere questo atteggiamento: «Per conquistare uno Sponsor Vero, quello che cerca dei risultati di business dietro il suo investimento, bisogna riuscire a proporre oltre all’apposizione del marchio sulla maglia, un insieme di operazioni contestualizzate, che sono di puro marketing e commercializzazione di prodotto». Albeggiani conclude parlando dello sponsor SsangYong: «Un’occasione mancata per me. La mia proposta era quella di proporre un barter del valore di un milione di euro in automobili che sarebbero poi state vendute fuori del circuito delle concessionarie su tutto il territorio italiano dalla società intermediaria ad un prezzo finale molto vantaggioso per chi l’avrebbe acquistata (magari dando una prelazione ai tifosi abbonati della Sampdoria), così da accrescere non solo la notorietà del marchio ma soprattutto da far circolare il più grande numero di veicoli possibile, Ferrero non era convinto e ha incassato solo 200mila euro».

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