2016

Mainetti: «Totti e Jeeg Robot: ecco le cose in comune»

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Il regista de ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’: «Superpoteri? Secondo me li ha succhiati direttamente dalla Lupa di Roma»

Per gol, polemiche o scontri con Spalletti, comunque vada si parla di Francesco Totti e la sua Roma. Il capitano giallorosso, reduce dal diverbio con il tecnico, mercoledì ha risolto con una doppietta nei minuti finali la partita contro il Torino ed ora il suo futuro è tutto da scrivere. Del 10 della Roma ha parlato anche il regista Gabriele Mainetti, reduce dal successo de ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’, che ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero: «Quali sono i superpoteri di Totti? La tecnica superlativa, innanzitutto. Un coraggio unico al mondo. E l’amore per il gioco di squadra, ha sempre lavorato per gli altri, non solo in campo ma anche fuori: sono tantissime le attività benefiche che lo vedono protagonista, senza clamori o pubblicità. Totti ha inoltre dimostrato fedeltà assoluta alla Roma. Non ha mai pensato di abbandonarla. E poi ha un grande cervello. Da dove ha preso i superpoteri Totti? Secondo me li ha succhiati direttamente dalla Lupa di Roma. Cos’ha in comune Totti con Jeeg Robot? La voglia prepotente di andare in soccorso dei più deboli e il fatto di essere romano di Roma. Jeeg Robot è un supereroe che vive a Tor Bella Monaca, Francesco è un personaggio che va al di là del calcio: è il simbolo stesso della città. Per questo merita il massimo rispetto da parte di tutti e in ogni occasione».

PROSEGUE MAINETTI«Se mi riferisco alla polemica con Spalletti? Capisco che il Mister voglia far funzionare la squadra, ma il calcio è uno sport spettacolare che viene guardato da milioni di persone. E se i tifosi reclamano Totti a gran voce, non si può far finta di niente: bisogna assolutamente tenerne conto. Dopo Torino cambierà qualcosa? Penso che il Capitano verrà rispettato ancora di più. Mai incontrato? Purtroppo no, mi sono accontentato di ammirarlo da lontano e fare il tifo per lui. Sarebbe un sogno potergli stringere la mano, ma tempo che rimarrei paralizzato dall’emozione. Cosa gli direi? Lo inviterei a fare un bagno nel Tevere, così potrebbe continuare a segnare per altri dieci, venti anni. Ma a pensarci bene Totti non ha bisogno di ulteriori superpoteri perché è già al di fuori della norma. E’ immortale. E’ Highlander. Santamaria sogna di girare il seguito con Totti al suo fianco? Magari riuscissimo a farlo! Sarebbe fantastico. A dire la verità avevo pensato di coinvolgere il Capitano mentre giravo Jeeg Robot. Cosa avrebbe fatto? Avrei voluto che comparisse nella scena dello stadio e interagisse con Santamaria. Ma non è stato possibile perché gli impegni della Roma erano incompatibili con la lavorazione del film. Peccato».

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