2016
Palermo, Gilardino: «Stagione travagliata ma possiamo salvarci»
Il Gila si racconta nel corso di una lunga intervista
Alberto Gilardino, attaccante di Biella, ora al Palermo, corteggiato dal Parma, svela il suo tifo per la Juventus ma parla anche della sua carriera e dei suoi progetti futuri nel corso di una lunga intervista per la rivista “Undici”: «A casa mia, o eri del Toro o della Juventus: io ero appassionato della Juve, andavo a vedere Baggio, Möller, Vialli. Poi è normale che questa cosa un po’ è svanita, giocando per sedici anni contro di loro, anche se alla Juve non ho segnato molti goal. Nel 2001 uno a Verona sono rimasto coinvolto in un incidente stradale e ho rischiato la vita. A Parma lavoravo con un amico, un mental coach che mi ha aiutato molto».
ANCORA GILA – Prosegue Gila: «Nella mia carriera, la mia forza è stata il lavoro quotidiano. Credo che la svolta sia stata a Parma, dove ho conosciuto un allenatore come Prandelli. I miei idoli? Batistuta, Vialli e Hubner. Il mio erede? Mi rivedo un po’ in Paloschi. Quello segnato al Liverpool con la maglia della Fiorentina è stato il gol più importante della mia carriera ma non dimentico quello al Manchester United con il Milan. Quota 200? Punto i 210, se penso a farne 200 non raggiungo l’obiettivo, io penso sempre a segnare e a farne sempre di più. La fiducia è determinante, specia per un attaccante. A Palermo mi trovo bene. Quella che sta per concludersi è stata una stagione travagliata ma abbiamo tutto per salvarci».