2016
Napoli, Sarri: «I nostri peggior nemici sono Juventus e Roma»
Le parole dell’allenatore del Napoli a 24 ore dalla sfida con l’Udinese
Maruzio Sarri, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Udine che vedrà i partenopei impegnati contro l’Udinese: «Gli ultimi allenamenti sono leggeri e non si hanno grandi certezze su come stanno i giocatori che rientrano dalle Nazionali e da viaggi lunghi. Gli allenamenti non sono molto intensi ma non l’hanno potuto fare neanche gli altri allenatori, dal punto di vista del morale stanno sicuramente bene. Giochiamo sempre dopo la Juve? Siamo alla sesta volta, siamo abituati, siamo quasi affezionati a questo, non è una polemica ma un dato di fatto».
I PORTIERI E CALLEJON – «Le più grandi cazzate di solito si fanno in casa. Stiamo parlando di una squadra che ha fatto 58 punti in 20 partite e per la Juve attuale non esiste una differenza tra giocare in casa e fuori. Callejon? Dà tantissimo nella fase offensiva e nella fase difensiva, dà un apporto fondamentale per noi e come ho detto dall’inizio è il nostro equilibratore, è fondamentale per noi, qualcuno lo ha giudicato per i gol fatti e non fatti e una gran componenete della stagione che ha fatto il Napoli è merito suo. Reina? Pepe è un giocatore importante, in campo e fuori. Però se non gioca Reina abbiamo a disposizione un portiere che ha fatto benissimo l’anno scorso, che ha vinto la serie B, uno dei migliori prospetti del calcio italiano e abbiamo un portiere che qui ha fatto benissimo, che è Rafael, e che ha vinto la Libertadores».
IL PEGGIOR NEMICO – «Il peggior nemico del Napoli è che avanti ha una squadra che sta facendo risultati fenomenali e dietro abbiamo una squadra che negli ultimi due mesi ha fatto cose eccezionali, non a caso sono due squadre che a inizio campionato venivano date di una 20ina di punti avanti a noi. Questa squadra continua a reagire nella maniera giusta dal punto di vista mentale e anche dal punto di vista fisico non credo ci siano grandi preoccupazioni. Il mio futuro? Non incide su di me, figuriamoci sui ragazzi. Higuain? Non posso sottoporlo ad allenamenti pesanti, le sensazioni sono positive, quando umoralmente sta bene vuol dire che si sente bene e non è una fonte di preoccupazione in questo momento. Insigne? E’ uno dei migliori talenti del calcio italiano in questo momento».