2016

Milan, Brocchi: «Molto difficile poter continuare»

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Il nuovo tecnico del Brescia: «Ho consigliato Lapadula, è vero. E’ mancato…»

Cristian Brocchi riparte dal Brescia dopo l’addio al Milan. Il tecnico, intervenuto a Tele Lombardia, ha parlato della sua esperienza in rossonero: «Ho deciso di prendere questa scelta, tutto serve per migliorare e crescere. Da calciatore ho fatto la gavetta, da allenatore non mi spaventa questa cosa: mi hanno colpito i dirigenti del Brescia, la speranza è quella di riuscire a fare un buon lavoro. Cosa è mancato al Milan? E’ stato un mese e mezzo di lavoro, in un periodo delicato e particolare. Sono arrivato in un momento difficile, i problemi che c’erano li ho ritrovati. La squadra aveva fatto 2 punti in cinque partita, non era facile potersi imporre. La prima volta in cui si è visto il lavoro fatto è stata la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Quando si fanno scelte di questo genere è normale che gli aiuti se ci sono servono, ci sono state tante problematiche da risolvere».

ESPERIENZA COMUNQUE BELLISSIMA«E’ stata un’esperienza bellissima, ringrazierò sempre il Milan per l’opportunità che mi ha dato. Approccio sbagliato al mio arrivo? In realtà già al primo allenamento, nella prima partita abbiamo vinto a Genova ma per arrivare in Europa League dovevamo vincerne cinque su sei ma non abbiamo fatto bene. Ho fatto il massimo, ci sono delle situazioni in cui non puoi lottare contro tutto e tutti: purtroppo è andata così, ma è stata una grandissima esperienza. Non potevo non accettare, soprattutto per rispetto nei confronti di Berlusconi: prima di mettermi in panchina aveva visto la mia squadra Primavera giocare, aveva fatto una scelta giusta sul Brocchi uomo e sul Brocchi persona. Gli piaceva il gioco che utilizzavo in Primavera. Era molto difficile poter continuare, ho molto amore nei confronti del Milan e nei tifosi e ho preferito dire a Berlusconi che non me la sentivo di andare avanti».

HO CONSIGLIATO LAPADULA«Lapadula l’ho consigliato? Assolutamente sì. E’ stato fatto passare che il Milan che aveva un’idea di squadra con me allenatore di bassa levatura. Ho dimostrato a tutti di avere una mia dignità e di un amore per il Milan, avrei potuto pensare ai miei interessi. Ho preferito fare questa scelta che spero portare al Milan qualcosa di importante. Calciatori che mi hanno deluso? Penso di aver dimostrato a tutti le motivazioni di questa mia scelta, la cosa più bella è che possa andare comunque in giro a testa alta. Adesso spero che il Milan riesca a trovare la strada giusta per risalire e tornare grande. Penso che in ogni situazione che nasce bisogna avere una comunione di intenti. Un allenatore deve essere supportato nei momenti belli e nei momenti brutti, ho tenuto finchè ho potuto la testa alta consapevole dei massacri che stavo ingiustamente subendo ma fa parte del gioco».

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