2016

Milan, Brocchi: «Contento dell’atteggiamento. Boateng? Può dare molto»

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Verso il Carpi: «Ho visto la squadra motivata e vogliosa»

Christian Brocchi cerca il suo secondo successo di fila dopo il suo arrivo sulla panchina del Milan dopo l’esonero di Mihajlovic dello scorso martedì: domani il Milan, reduce dallo 0-1 sulla Sampdoria, è atteso dalla sfida contro il Carpi nel 34^ turno di Serie A. Ecco le sue parole in conferenza stampa: «E’ molto importante consolidare il 5% che avevo chiesto, per vedere se era reale o no e cercare di raddoppiarlo, arrivando al 10%. Ogni piccolo passo fatto in avanti è un qualcosa in più che hai e che deve rimanere dentro. In questi giorni qua c’è stato poco tempo, giocando lunedì e facendo un defaticante lunedì, ieri pomeriggio la squadra logicamente era ancora un po’ stanca. La speranza è quella di trovarli oggi pronti e concentrati per la partita di domani contro il Carpi che è molto importante. Il primo esame è mentale: il Milan deve avere coraggio, nel suo DNA deve avere coraggio e deve affrontare la gara con la consapevolezza che deve essere protagonista assoluta senza cercare strade diverse e senza alibi. Il pensiero della squadra è che da oggi l’unico obiettivo è quella di prepararsi ad affrontare una battaglia, una partita che può essere difficile se non preparata mentalmente nella maniera giusta».

CONTINUA BROCCHI«Sono molto contento dell’atteggiamento dei ragazzi, li ho visti motivati e vogliosi: questa cosa mi fa stare tranquillo, ma in campo non ci vado io, io devo accompagnarli nella consapevolezza che deve essere una squadra che deve affrontare la squadra con una mentalità vincente, con la voglia di essere protagonisti. Sul piano tecnico-tattico? Ci sarà un obiettivo, ogni partita tendo a dare pochi obiettivi ma chiari: con la Sampdoria sono stati fatti, domani chiederò altri due semplici obiettivi che dirò a loro e che dopo la partita dirò se sono stati portati a casa. Se avranno la stessa voglia e attenzione della partita contro la Sampdoria, anche domani potremmo toglierci delle soddisfazioni. Boateng trequartista e Bonaventura mezzala? Se guardiamo il calcio dal punto di vista dei sistemi di gioco e delle posizioni, ognuno può dire la sua: nel mio modo di vedere il calcio non ci sono delle posizioni fisse, soprattutto a centrocampo ci deve essere interscambiabilità dei ruoli. Questa situazione permette di mettere in risalto le qualità e di non dare punti di riferimento agli avversari: la squadra ha queste qualità e deve seguire i miei pensieri per mettere in pratica questo. A me piace il trequartista che sa svariare in campo, che può essere utile alla squadra e che trova uno spazio per mettere in evidenza le qualità. Boateng cosa può dare? Un atteggiamento importante ed una personalità importante: ha dimostrato grande voglia di mettersi in mostra e di essere utile alla squadra. Lo ha dimostrato lui ma anche altri: sono contento di questo, hanno capito che potrebbero giocarsi e avere delle opportunità. Voglio creare uno zoccolo duro. Bertolacci? Non sarà convocabile per domani per un risentimento muscolare. Balotelli? Con Mario, come con altri, ho cercato di parlargli e di conoscerlo, ma anche di farlo conoscere: in questo periodo devo per forza conoscere ogni calciatore, ogni calciatore ha il suo io. Ho bisogno di vedere il loro ego per capire che cosa possono darmi e cosa posso dare io a loro. E’ un ragazzo diverso rispetto a quello che ha fatto arrivare all’esterno, guardandolo negli occhi ho capito che ha qualcosa di profondo. Sentito Berlusconi? Dopo la partita, era contento per la vittoria: non è entrato nell’aspetto tecnico-tattico ma mi ha detto di continuare a lavorare con i miei pensieri».

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