2016
Mihajlovic: «Dobbiamo dimostrare di essere da Milan»
Le parole del tecnico rossonero alla vigilia di Atalanta – Milan
Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di domani contro l’Atalanta: «Non ci aspetta una partita facile. All’andata loro fecero la loro miglior partita della stagione, domani speriamo di farla noi. Dobbiamo dimostrare di essere da Milan, tutti quanti. Futuro? Non dipende da me. Io, comunque vada, a fine anno avrò la coscienza a posto anche se ho ancora un anno di contratto. Un allenatore viene valutato dai risultati, qui non c’è confusione. Le parole del presidente non si commentano mai, non so cosa intendesse Di Francesco».
TRA PRESENTE E FUTURO – Prosegue Sinisa: «Il Milan schiera in ogni partita 6-7 italiani, altre squadre nemmeno uno. Ci vuole tempo per un Milan tutto italiano, uno come Locatelli può stare nel Milan, ma gli serve tempo. Per vincere bisogna programmare e dare tempo a tutti. Io divido i giocatori in bravi e non bravi, non in italiani e stranieri. Mancano 8 partite alla fine, dovremo cercare di fare bene e di superare qualche squadra davanti a noi. Menez e Balotelli? Dipende da loro e non da me. Indipendentemente da quanto giocano devono dare il massimo, finchè non sarà così non giocheranno dall’inizio. Honda? Vediamo come sta. Ha preso una botta in Nazionale sul destro ma tanto quello non gli serve. Se è un samurai giocherà, se è diventato un calciatore europeo allora no (ride, ndr). Ognuno ha la sua personalità e il suo carattere. Qui al Milan ci sono molti nazionali, se ce ne sono tanti è perché ci sono giocatori forti e importanti. Cosa manca al Milan? Ci vorrebbero pochi e mirati investimenti, servono giocatori motivati e di qualità. Però ripeto che per tutto ci vuole tempo. Da ct della Serbia ho cambiato tantissimi giocatori, erano tutti giovani che hanno avuto la possibilità di giocare e ora stanno facendo la loro carriera».