2016
Lippi: «Milan ai cinesi? Nessuno mi ha telefonato»
L’ex tecnico del Guangzhou Evergrande racconta il progetto dei cinesi nel calcio
In questi giorni non si parla d’altro che del possibile passaggio del Milan da Berlusconi ai cinesi di Alibaba, come anticipato dai nostri aggiornamenti. E a tornare sull’argomento è stato anche Marcello Lippi, ex tecnico del Guangzhou Evergrande che ha fatto chiarezza sulle ultime voci. Ecco le sue parole riportate da La Nazione: «Guardi, le dico una cosa in tutta sincerità: se davvero i cinesi di Alibaba pensano di prendersi il Milan, insomma, un po’ mi stupisce che nessuno da là mi abbia dato un colpo di telefono…».
L’IDEA CINESE – Lippi continua: «Mi chiamarono ad allenare il Guangzhou Evergrande. Ci sono stato per tre anni. Ed è stata una bella esperienza. Se ne capiscono? Stanno imparando! Sa, in Cina una tradizione legata al calcio non esisteva, non era uno sport praticato dalle masse. Questo spiega il ritardo rispetto a nazioni come il Giappone o la Corea del Sud. L’interesse per la Serie A? Ho sentito, ho letto. Sarebbe un cambio di prospettiva. Nel periodo che ho trascorso sulla panchina dell’Evergrande, ai miei interlocutori interessava far crescere il calcio in patria, non comprare club in giro per l’Europa alla maniera degli sceicchi».
IL FUTURO DELLA CINA – «Vinceranno il Mondiale nel 2026? Beh, auguri. Secondo me ci vorrà più tempo, almeno una generazione. In dieci anni non ce la fanno. Mancano buoni calciatori? È vero, però i buoni giocatori non spuntano come i funghi di notte. Servono istruttori, tecnici preparati, serve un percorso di preparazione. Di sicuro si stanno muovendo. La conosce la storia dell’Accademia? Quando stavo a Guangzhou ne hanno aperta una. Grandissima. Ottanta campi di calcio. Tremila bambini a rincorrere la palla. Hanno stretto un accordo con il Real Madrid per portare lì, a rotazione, i migliori maestri a livello giovanile. Se il progetto esiste? Certo, fanno sul serio. Invece mi convince meno la politica che prevede di ingaggiare campioni in Europa, coprendoli d’oro. Ha presente Lavezzi, Gervinho, Guarin? Vanno benissimo, ma in Cina le superstar tipo Ronaldo o Messi non ci andranno, guadagnano benissimo in Europa e non abbandoneranno il palcoscenico della Champions per gli yuan».
IL FUTURO DI LIPPI – Lippi ha vinto anche la Champions League asiatica alla guida del Guangzhou Evergrande, ecco il suo pensiero in merito e su un eventuale futuro in Cina: «Sì ed è stata una grande soddisfazione. Sa, i cinesi non sopportano di star sotto a giapponesi o coreani o australiani, è stata la prima volta, è stato bello anche per me. Se tornerei? Me lo chiedono tutte le settimane e garbatamente rispondo sempre di no. Io al Milan con i cinesi? Jack Ma, il padrone di Alibaba, lo conosco, era socio dell’Evegrande. Ma glielo giuro, non mi ha telefonato per il Milan…».