2016
Lazio, Rossi: «Pioli ha pagato gli errori di qualcun altro»
Sul ritiro: «Toccò anche a me prima di un derby, poi vinto 4-2»
L’ultimo cambio in panchina in Serie A ha coinvolto la Lazio, che ha esonerato Stefano Pioli ed ha promosso dalla formazione Primavera Simone Inzaghi. Intervistato da Radio Incontro Olympia, come riporta Lazionews24.com, l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi ha toccato diversi argomenti: «Anche a me toccò il ritiro di Norcia prima di un derby, poi vinto 4-2. Non stavamo andando bene, da quel momento uscimmo dalla crisi. Esonero di Pioli? L’anno scorso ha ottenuto un grande risultato, ma il suo più grande merito è stato quello di far giocare la squadra con una grande unità d’intenti. In questa stagione è stato invece il tallone d’Achille, non si è visto lo stesso ardore. Doveva dimettersi? Per un tecnico significa lasciare la propria creatura, vista crescere nel tempo. Quindi a che pro farlo? Le dimissioni sono un atto di resa, il problema non è tecnico. E poi perché un allenatore deve pagare per gli errori di qualcun altro».
CONTINUA DELIO ROSSI – «Gli arrivi nel 2007 di Artipoli e Vignaroli? Decidemmo di aspettare il preliminare per decidere le operazioni di mercato. Poi invece una volta passati con la Dinamo Bucarest, non arrivano i calciatori che avevamo individuato per rinforzare la rosa che poteva faticare con due competizioni del genere.Allora incontrai Lotito in camera caritatis e gli dissi tutto quello che pensavo. Sabatini si dimise, anche se non furono colpa sua i mancati acquisti. Forse è stato un errore di presunzione, però non posso giudicare più di tanto. Io ragiono da allenatore, potrei fare tutto tranne il presidente e l’arbitro. Inzaghi? Ha la sensibilità del grande calciatore, non l’ho mai visto lavorare anche se ho avuto l’occasione di parlarci. Fa bene a giocarsi l’opportunità. Montella ha avuto la stessa chance. Difficilmente potrà tornare in Primavera, a prescindere dai risultati. Gli faccio gli auguri. Ha la possibilità di giocarsi il futuro. Confronto Zamparini – Lotito? Io dico sempre in faccia le cose, alcuni apprezzano, altri no. L’allenatore è sempre un dipendente. Non ho mai avuto problemi a tornare da nessuna parte, poi dipende sempre da cosa viene proposto e dalla programmazione che c’è dietro. Non avrei problemi con nessuno dei due. Lotito comunque non è mai entrato in discorsi tecnici, non sapeva nemmeno chi avrebbe giocato la domenica. Con Zamparini non è così…».